mercoledì 19 agosto 2015

Number One: Saint Seiya Soul of Gold

Number One: Saint Seiya: Soul of Gold

Inizio serie: 11 Aprile 2015
Episodi: 10 / 13 (25 minuti cadauno)
Conclusa? No.


Prefazione. Saint Seiya, meglio conosciuto in Italia come “I Cavalieri dello Zodiaco”, è un manga pubblicato nel Sol Levante dal 1986 al 1991. Partorito dalla mente di Masami Kuromada e disegnato dall'abominevole mano dello stesso autore, Saint Seiya conquista il pubblico giapponese, tanto che presto dal fumetto ne viene prodotta una serie animata, uscita poi anche in Italia, con un character design però totalmente rivisto. Forte di un adattamento fatto di dialoghi maturi e altisonanti, di nomi cambiati senza motivo e di personaggi rimasti nell'immaginario collettivo, l'anime de I Cavalieri dello Zodiaco rappresentò un incredibile veicolo di diffusione per il brand, tanto che il successo dell'opera di Kuromada non si è mai spento. Passati quasi 30 anni dall'uscita del primo takebon, dopo numerose serie spin – off (Episode G, Omega, Lost Canvas), videogiochi, film e quant'altro, nell'Aprile del 2015 viene trasmesso il primo episodio della nuovissima saga de I Cavalieri dello Zodiaco, intitolata “Soul of Gold” ed incentrata sulle nuove armature Divine che i dodici Cavalieri d'Oro protagonisti via via otterranno. Riuscirà questa saga a competere in epicità e ad ottenere lo stesso successo dell'originale? Facciamo ardere il nostro Cosmo fino al limite estremo, e scopriamolo analizzando il primo episodio di Soul of Gold.
P.s.: Se non avete mai visto la saga originale de
I Cavalieri dello Zodiaco, proseguendo nella lettura incapperete quasi certamente in spoilers, trattandosi Soul of Gold di un sequel diretto.



La nuova serie animata inizia mostrandoci un breve flashback nel quale rivediamo i Cavalieri d'Oro impegnati nell'ultimo loro atto di eroismo, ovvero l'estremo sacrificio compiuto dai dodici uomini per abbattere il Muro del Lamento e far così procedere i Cavalieri di Bronzo verso i Campi Elisi. Dopo la sigla d'apertura, Aiolia del Leone si risveglia ad Asgard, scoprendo di essere inspiegabilmente ancora vivo. Aiolia viene però quasi immediatamente imprigionato da delle guardie Asgardiane e finisce quindi in cella. Allo stesso modo Lithia, una ragazza dai capelli blu che era dama di corte di Hilda, la precedente regina di Asgard, viene condotta nella stessa gabbia di Aiolia. Il Cavaliere risveglia il suo Cosmo e, insieme alla ragazza, fuggono dalla loro prigione. Stanchi ed affamati, si fermano ad una taverna per rifocillarsi, e Lithia racconta ad Aiolia di come sia preoccupata per il destino di Asgard, in quanto il nuovo vicario di Odino in Terra, Andreas Riise, abbia in realtà risvegliato l'albero di Ygdrasil e stia assorbendo energia per ottenere il Cosmo Perfetto. La conversazione viene però ascoltata da Frodi, uno dei sette Cavalieri a guardia della persona di Andreas, il quale vuole rapire Lithia per impedirle di compiere la missione lasciatale da Hilda come sua ultima volontà, ovvero di distruggere l'albero di Ygdrasil. Aiolia, uscito senza la ragazza dalla taverna per meditare sul motivo della sua resurrezione, avverte il pericolo e torna sui suoi passi, trovandosi quindi costretto a misurarsi con Frodi. Grazie all'aiuto della sua spada, la quale pare combattere con una propria volontà, e grazie anche al Cosmo donatogli dall'albero di Ygdrasil, il Cavaliere di Asgard sembra momentaneamente avere la meglio, ma Aiolos, Cavaliere d'Oro del Sagittario e fratello di Aiolia, appare in visione a quest'ultimo, donandogli una nuova e rinnovata forza. Grazie a questa nuova infusione di Cosmo, il Cavaliere del Leone riesce a risvegliare la propria Armatura Divina, e con un potente attacco sconfigge Frodi. Quest'ultimo viene portato via di peso dai suoi uomini, promettendo vendetta nei confronti di Aiolia. Il Cavaliere d'Oro, stanco e provato per la battaglia, cade a terra e viene preso in custodia da Lithia, che lo aiuterà a riprendersi. Dopo i titoli di coda si vede Mu, Cavaliere d'Oro dell'Ariete, ad Asgard, cosa che ci fa capire che Aiolia non è il solo Cavaliere ad essere ritornato in vita.



Punti Fondamentali 

Storyline. Il plot delle storie scritte da Masami Kuromada non hanno di certo mai brillato per quanto riguarda complessità, colpi di scena o resa finale del prodotto, e anche in questa nuova serie sembra non esserci nessuna eccezione al copione. Fin dal primo episodio si percepisce sì quella piccola vena di curiosità e mistero data dal fatto di non sapere come mai i Cavalieri d'Oro siano stati riportati in vita, ma si nota fin da subito che la serie seguirà certamente le orme delle precedenti, riservando quindi poche reali sorprese. Più che la storia in sé, il fascino di Saint Seiya risiede nel mondo creato da Kuromada, dalla figura di quei prodi cavalieri che difendono a costo della vita Saori Kido, la reincarnazione della Dea Atena, e combattono contro chi brama solo caos e distruzione, e Soul of Gold non si discosta da questo percorso.

Stile.
Indubbiamente, per i fan di lungo corso, una nuova serie animata di Saint Seiya è stata una gradita notizia in quanto, viste le moderne tecnologie con le quali vengono prodotti gli anime, il salto di qualità rispetto alla serie originale sarebbe stato senza dubbio apprezzabile. Ed effettivamente la resa grafica di Soul of Gold è buona, in quanto si nota subito che la serie è moderna, sia per le qualità dei disegni, che per i colori accesi utilizzati, che per le animazioni al passo con i tempi. Quello che lascia però perplessi è che non eccella niente di tutto ciò: ci si mantiene sì sempre su un buon livello qualitativo, ma il confine tra “Mh, ok” e “Capolavoro” non viene mai varcato, complici anche scelte forse infelici compiute a monte che, per non deludere quei famosi fan di lungo corso che citavo poc'anzi, hanno portato a mantenere pressoché inalterate alcuni tipi di animazioni della saga originale. Se a ciò aggiungiamo che la qualità dei disegni e delle animazioni non è sempre al massimo, otteniamo un prodotto sì gradevole, ma che meritava di essere rifinito maggiormente.


Personaggi. Una delle grandi pecche della saga originale de I Cavalieri dello Zodiaco era la scarsità di profondità che avevano i personaggi presenti all'interno dell'opera. Accadeva molto spesso, infatti, che i caratteri venissero solo abbozzati, o che alcuni aspetti di essi fossero semplicemente lasciati intendere e non esplorati a dovere. In Soul of Gold, invece, quantomeno qualche Cavaliere viene dotato di maggior spazio personale e ne viene quindi approfondito il background, dando finalmente risalto alle qualità o ai difetti di ognuno. La qualità dei vari flashback e delle varie storie che riguardano i personaggi secondari continua a non essere né eccelsa né sorprendente, ma perlomeno è stato fatto qualche timido tentativo nella direzione giusta.

Consigliato? No.
Soul of Gold è chiaramente un prodotto dedicato ai fan: dai combattimenti ai protagonisti, passando per piccole citazioni qua e là,fino ad arrivare ai nemici, tutto è pensato per essere maggiormente apprezzato da chi conosce perfettamente il mondo di Saint Seiya. Per tutti gli altri che invece si vogliono avvicinare per la prima volta a I Cavalieri dello Zodiaco, il consiglio è di non farsi accattivare dalla rinnovata veste visiva del brand, bensì di recuperare invece la saga originale o il meraviglioso Lost Canvas, senza dubbio opere che, seppur con i loro limiti, risultano più meritevoli di questa nuova serie. Se invece amate già il mondo di Saint Seiya e non vedete l'ora di veder raccontata una storia con protagonisti i Cavalieri d'Oro, bhè... Allora direi che ci siamo.


Nicola Bertilotti
 

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