Number
One: FullMetal Alchemist (Brotherhood)
Data di
messa in onda: 2009 - 2010
Prodotto da: Studio Bones
Durata: 64 episodi (23 minuti l'uno)
Tratto da un'opera di : Hiromu Arakawa
Prefazione. FullMetal Alchemist nasce come fumetto giapponese nel 2001. Scaturito dalla penna di Hiromu Arakawa, il manga viene pubblicato in patria da Square Enix, mentre in Italia la traduzione e l'adattamento sono a cura di Planet Manga. Il fumetto ha come protagonisti i due fratelli Elric, Alphonse ed Edward, i quali, a seguito di una trasmutazione umana andata male, perdono parte del loro corpo nella procedura alchemica. Da qui inizia il loro viaggio alla ricerca di una Pietra Filosofale, un artefatto leggendario che si dice custodisca un immenso potere alchemico. Esso si intreccerà poi con vicende ben più grandi di quanto i due fratelli Elric immaginassero, conducendoli a scoprire il vero volto di Amestris, la nazione in cui vivono. Quello che andrò a prendere in esame oggi, però, non sarà il primo numero del fumetto della Arakawa, bensì il pilot della serie animata denominata “Brotherhood”, più recente e più fedele agli avvenimenti del manga (creata a seguito delle proteste dei fan visto la direzione presa dalla prima serie animata). Saprà l'anime raccontare le vicende del manga rendendo ad esse giustizia e, magari, arricchendole?
Prodotto da: Studio Bones
Durata: 64 episodi (23 minuti l'uno)
Tratto da un'opera di : Hiromu Arakawa
Prefazione. FullMetal Alchemist nasce come fumetto giapponese nel 2001. Scaturito dalla penna di Hiromu Arakawa, il manga viene pubblicato in patria da Square Enix, mentre in Italia la traduzione e l'adattamento sono a cura di Planet Manga. Il fumetto ha come protagonisti i due fratelli Elric, Alphonse ed Edward, i quali, a seguito di una trasmutazione umana andata male, perdono parte del loro corpo nella procedura alchemica. Da qui inizia il loro viaggio alla ricerca di una Pietra Filosofale, un artefatto leggendario che si dice custodisca un immenso potere alchemico. Esso si intreccerà poi con vicende ben più grandi di quanto i due fratelli Elric immaginassero, conducendoli a scoprire il vero volto di Amestris, la nazione in cui vivono. Quello che andrò a prendere in esame oggi, però, non sarà il primo numero del fumetto della Arakawa, bensì il pilot della serie animata denominata “Brotherhood”, più recente e più fedele agli avvenimenti del manga (creata a seguito delle proteste dei fan visto la direzione presa dalla prima serie animata). Saprà l'anime raccontare le vicende del manga rendendo ad esse giustizia e, magari, arricchendole?
Non
appena l'episodio incomincia facciamo subito la conoscenza di due
personaggi che saranno fondamentali nel proseguo dell'anime: il
Colonnello Roy Mustang e il Comandante Supremo Bradley, a colloquio
riguardo la presenza di Isaac McDouglas, l'Alchimista di Ghiaccio, a
Central City. Quasi simultaneamente ci vengono presentati i due
fratelli Elric, Alphonse ed Edward. Dopo la opening iniziale i due
fratelli si scontrano con Isaac e riescono
a catturarlo, ma questi
subito riesce a fuggire. Quando gli Elric si riuniscono al Colonnello
Mustang al Quartier Generale di Central City, scopriamo che Isaac è
un ex – Alchimista di Stato che, dopo una misteriosa guerra alla
quale viene solo accennato, si è unito alla fazione degli oppositori
all'attuale governo. Successivamente, nella stanza fa il suo ingresso
il tenente Miles Hughes, simpatico ufficiale dell'esercito che subito
invita i due fratelli Elric a casa sua come ospiti. Nel frattempo, il
fuggitivo Isaac si introduce nella prigione di Central City e qui
conversa con un misterioso individuo, Kimbley detto l'Alchimista
Cremisi, riguardo alla possibilità di spodestare una volta per tutte
il potere detenuto da Bradley. Il giorno successivo all'arrivo degli
Elric tutta Central City è in fermento: il Colonnello Mustang non
transige l'intrusione di Isaac all'interno della prigione. L'uomo ha
la sfortuna di incrociare sulla sua strada il Maggiore Armstrong, ma McDouglas è
lesto a sfuggire ai pugni dell'Alchimista di Stato. Isaac si rifugia
quindi su un tetto, ma qui viene braccato dal Colonnello Mustang in
persona, che gli intima di arrendersi. Sfruttando delle tubature lì
vicino l'Alchimista di Ghiaccio crea un corridoio gelato grazie al
quale riesce ancora una volta a sfuggire alle grinfie dell'esercito.
Fuggendo disperatamente, l'uomo si ritrova ancora una volta faccia a
faccia con Edward Elric in un vicolo. Scopriamo quindi che Ed ha un
auto – mail, ovvero una protuberanza meccanica, al posto del
braccio destro. Da ciò Isaac deduce che i due fratelli abbiano
fatto “ciò che è proibito” e, per la prima volta, viene
nominata la Pietra Filosofale. Parte quindi un breve flashback, che
verrà poi approfondito in seguito, dove vediamo i piccoli fratelli
Elric alla prese con il più grande fallimento della loro vita: nella loro casa non ci sono segni di vita, ma solo quelli di un peccato mortale: una trasmutazione umana finita male. A questo punto dell'episodio, il piano di Isaac è chiaro: disegnando vari cerchi alchemici (la fonte del potere di ogni alchimista) in diversi punti strategici della città, l'uomo vuole congelare tutta Central City. L'ennesimo scontro tra gli Elric e Isaac non risulta ancora essere decisivo anche se, finalmente, Edward riesce a ferire l'Alchimista di Ghiaccio, il quale però si da nuovamente alla fuga. Rintanatosi in un vicoletto, ciò che si para davanti ad Isaac ha la forma di una visione lapidaria: King Bradley. Isaac prova a riversare l'odio di una vita in un singolo attacco, ma il Comandante Supremo lo schiva con una velocità impressionante e, con un singolo affondo di spada, lo uccide. Infine, il Colonnello Mustang e Armstrong riescono a sventare il piano di McDouglas grazie alla loro alchimia. In conclusione dell'episodio vediamo due misteriose figure confabulare tra loro: un'avvenente femme fatale in abito lungo e uno strano figuro intento a sbranare un qualche tipo di carcassa: Gluttony.
Punti
Fondamentali.
Storyline.
Seppur non sia palese fin dal primo episodio, la trama di FullMetal
Alchemist
si dipana su più livelli: da una parte abbiamo la missione dei
fratelli Elric, i quali stanno cercando un modo per produrre una
Pietra Filosofale, un potente catalizzatore alchemico. Da un altro
lato abbiamo la trama riguardante l'esercito di Amestris, portata
avanti soprattutto dall'arrivismo dimostrato dal Colonnello Mustang.
Infine, abbiamo le motivazioni che spingono i cattivi, i cosiddetti
Homonuculus, ad agire in un certo modo. L'Arakawa è riuscita quindi
a creare un'opera “a strati”, che non si limita a portare avanti
un'unica trama principale, bensì la divide in macro – aree tutte
ben concatenate tra loro e che, alla fine, si congiungono senza buchi
di alcuna sorta. Nell'adattamento animato questo fatto risalta ancora
maggiormente, in quanto lo Studio Bones si è premurato di eliminare
le parti che rallentavano la progressione della storia, rendendo il
tutto più snello. La complessità e la bellezza della trama, unita
alle migliorie apportate dallo Studio Bones, rendono FullMetal
Alchemist: Brotherhood
un'opera eccezionale sotto il profilo della storyline.
Stile.
L'anime è abbastanza recente (2009 – 2010) e ciò si nota
soprattutto nella qualità delle animazioni, sempre eccellenti e
adatte ad ogni situazione. Lo stile dei disegni, inoltre, ricalca
alla perfezione quello dei personaggi disegnati dall'Arakawa, e se a
questi pregi uniamo delle opening (sigle inizali) ed ending (sigle
finali) eccellenti, un doppiaggio molto convincente e, in generale,
una qualità altissima per tutte le 64 puntate che compongono la saga
(con alcuni picchi davvero eccezionali verso la metà della serie),
non si può che rimanere pienamente soddisfatti dall'offerta.
Personaggi.
Come ogni shonen manga che si rispetti, i personaggi di FullMetal
Alchemist
rivestono un'importanza fondamentale all'interno dell'opera. I due
protagonisti sono due “tipi” abbastanza classici: Edward è il
ragazzino impetuoso e talentuoso che si fa trascinare dall'entusiasmo
e dall'istinto, mentre Alphonse è più riflessivo del maggiore ma
anche più debole. Ovviamente, il fatto che Al sia completamente
ricoperto da un'armatura e che le sue dimensioni gigantesche
dovrebbero avvantaggiarlo in combattimento costituisce un
interessante ribaltamento di fronte tra personalità interiore e
aspetto esteriore. Ciò che maggiormente colpisce dell'opera
dell'Arakawa è la profondità dei "personaggi secondari", se così
possiamo chiamarli: il Colonello Mustang, il Tenente Miles Hughes,
gli Homonculus e via discorrendo hanno tutti la capacità di farsi
ricordare e di costituire qualcosa di originale nel panorama dei
manga. Anche sotto questo versante, quindi, l'opera è da
considerarsi su ottimi livelli di eccellenza.
Consigliato?
Assolutamente Sì.
FullMetal Alchemist è uno dei migliori shonen manga in circolazione, inutile girarci attorno: unisce combattimenti avvincenti e spettacolari ad una trama originale e ben scritta, e inoltre la contropartita animata rende giustizia al fumetto. Non c'è alcun motivo, quindi, per non consigliare la visione di questo anime, che è anche relativamente corto, se non nella sua interezza almeno nelle prime puntate, di modo che possiate saggiare con mano la bontà del prodotto. Dategli una possibilità, e FullMetal Alchemist non vi deluderà, ne sono certo.
FullMetal Alchemist è uno dei migliori shonen manga in circolazione, inutile girarci attorno: unisce combattimenti avvincenti e spettacolari ad una trama originale e ben scritta, e inoltre la contropartita animata rende giustizia al fumetto. Non c'è alcun motivo, quindi, per non consigliare la visione di questo anime, che è anche relativamente corto, se non nella sua interezza almeno nelle prime puntate, di modo che possiate saggiare con mano la bontà del prodotto. Dategli una possibilità, e FullMetal Alchemist non vi deluderà, ne sono certo.
Nicola
Bertilotti
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