martedì 15 settembre 2015

Number One: FullMetal Alchemist (Brotherhood)

Number One: FullMetal Alchemist (Brotherhood)

Data di messa in onda: 2009 - 2010
Prodotto da: Studio Bones
Durata: 64 episodi (23 minuti l'uno)
Tratto da un'opera di : Hiromu Arakawa



Prefazione. FullMetal Alchemist nasce come fumetto giapponese nel 2001. Scaturito dalla penna di Hiromu Arakawa, il manga viene pubblicato in patria da Square Enix, mentre in Italia la traduzione e l'adattamento sono a cura di Planet Manga. Il fumetto ha come protagonisti i due fratelli Elric, Alphonse ed Edward, i quali, a seguito di una trasmutazione umana andata male, perdono parte del loro corpo nella procedura alchemica. Da qui inizia il loro viaggio alla ricerca di una Pietra Filosofale, un artefatto leggendario che si dice custodisca un immenso potere alchemico. Esso si intreccerà poi con vicende ben più grandi di quanto i due fratelli Elric immaginassero, conducendoli a scoprire il vero volto di Amestris, la nazione in cui vivono. Quello che andrò a prendere in esame oggi, però, non sarà il primo numero del fumetto della Arakawa, bensì il pilot della serie animata denominata “Brotherhood”, più recente e più fedele agli avvenimenti del manga (creata a seguito delle proteste dei fan visto la direzione presa dalla prima serie animata). Saprà l'anime raccontare le vicende del manga rendendo ad esse giustizia e, magari, arricchendole? 
 

Non appena l'episodio incomincia facciamo subito la conoscenza di due personaggi che saranno fondamentali nel proseguo dell'anime: il Colonnello Roy Mustang e il Comandante Supremo Bradley, a colloquio riguardo la presenza di Isaac McDouglas, l'Alchimista di Ghiaccio, a Central City. Quasi simultaneamente ci vengono presentati i due fratelli Elric, Alphonse ed Edward. Dopo la opening iniziale i due fratelli si scontrano con Isaac e riescono
a catturarlo, ma questi subito riesce a fuggire. Quando gli Elric si riuniscono al Colonnello Mustang al Quartier Generale di Central City, scopriamo che Isaac è un ex – Alchimista di Stato che, dopo una misteriosa guerra alla quale viene solo accennato, si è unito alla fazione degli oppositori all'attuale governo. Successivamente, nella stanza fa il suo ingresso il tenente Miles Hughes, simpatico ufficiale dell'esercito che subito invita i due fratelli Elric a casa sua come ospiti. Nel frattempo, il fuggitivo Isaac si introduce nella prigione di Central City e qui conversa con un misterioso individuo, Kimbley detto l'Alchimista Cremisi, riguardo alla possibilità di spodestare una volta per tutte il potere detenuto da Bradley. Il giorno successivo all'arrivo degli Elric tutta Central City è in fermento: il Colonnello Mustang non transige l'intrusione di Isaac all'interno della prigione. L'uomo ha la sfortuna di incrociare sulla sua strada il Maggiore Armstrong, ma McDouglas è lesto a sfuggire ai pugni dell'Alchimista di Stato. Isaac si rifugia quindi su un tetto, ma qui viene braccato dal Colonnello Mustang in persona, che gli intima di arrendersi. Sfruttando delle tubature lì vicino l'Alchimista di Ghiaccio crea un corridoio gelato grazie al quale riesce ancora una volta a sfuggire alle grinfie dell'esercito. Fuggendo disperatamente, l'uomo si ritrova ancora una volta faccia a faccia con Edward Elric in un vicolo. Scopriamo quindi che Ed ha un auto – mail, ovvero una protuberanza meccanica, al posto del braccio destro. Da ciò Isaac deduce che i due fratelli abbiano fatto “ciò che è proibito” e, per la prima volta, viene nominata la Pietra Filosofale. Parte quindi un breve flashback, che verrà poi approfondito in seguito, dove vediamo i piccoli fratelli Elric alla prese con il più grande fallimento della loro vita: 
nella loro casa non ci sono segni di vita, ma solo quelli di un peccato mortale: una trasmutazione umana finita male. A questo punto dell'episodio, il piano di Isaac è chiaro: disegnando vari cerchi alchemici (la fonte del potere di ogni alchimista) in diversi punti strategici della città, l'uomo vuole congelare tutta Central City. L'ennesimo scontro tra gli Elric e Isaac non risulta ancora essere decisivo anche se, finalmente, Edward riesce a ferire l'Alchimista di Ghiaccio, il quale però si da nuovamente alla fuga. Rintanatosi in un vicoletto, ciò che si para davanti ad Isaac ha la forma di una visione lapidaria: King Bradley. Isaac prova a riversare l'odio di una vita in un singolo attacco, ma il Comandante Supremo lo schiva con una velocità impressionante e, con un singolo affondo di spada, lo uccide. Infine, il Colonnello Mustang e Armstrong riescono a sventare il piano di McDouglas grazie alla loro alchimia. In conclusione dell'episodio vediamo due misteriose figure confabulare tra loro: un'avvenente femme fatale in abito lungo e uno strano figuro intento a sbranare un qualche tipo di carcassa: Gluttony. 



Punti Fondamentali.

Storyline. Seppur non sia palese fin dal primo episodio, la trama di FullMetal Alchemist si dipana su più livelli: da una parte abbiamo la missione dei fratelli Elric, i quali stanno cercando un modo per produrre una Pietra Filosofale, un potente catalizzatore alchemico. Da un altro lato abbiamo la trama riguardante l'esercito di Amestris, portata avanti soprattutto dall'arrivismo dimostrato dal Colonnello Mustang. Infine, abbiamo le motivazioni che spingono i cattivi, i cosiddetti Homonuculus, ad agire in un certo modo. L'Arakawa è riuscita quindi a creare un'opera “a strati”, che non si limita a portare avanti un'unica trama principale, bensì la divide in macro – aree tutte ben concatenate tra loro e che, alla fine, si congiungono senza buchi di alcuna sorta. Nell'adattamento animato questo fatto risalta ancora maggiormente, in quanto lo Studio Bones si è premurato di eliminare le parti che rallentavano la progressione della storia, rendendo il tutto più snello. La complessità e la bellezza della trama, unita alle migliorie apportate dallo Studio Bones, rendono FullMetal Alchemist: Brotherhood un'opera eccezionale sotto il profilo della storyline.


Stile. L'anime è abbastanza recente (2009 – 2010) e ciò si nota soprattutto nella qualità delle animazioni, sempre eccellenti e adatte ad ogni situazione. Lo stile dei disegni, inoltre, ricalca alla perfezione quello dei personaggi disegnati dall'Arakawa, e se a questi pregi uniamo delle opening (sigle inizali) ed ending (sigle finali) eccellenti, un doppiaggio molto convincente e, in generale, una qualità altissima per tutte le 64 puntate che compongono la saga (con alcuni picchi davvero eccezionali verso la metà della serie), non si può che rimanere pienamente soddisfatti dall'offerta.

Personaggi. Come ogni shonen manga che si rispetti, i personaggi di FullMetal Alchemist rivestono un'importanza fondamentale all'interno dell'opera. I due protagonisti sono due “tipi” abbastanza classici: Edward è il ragazzino impetuoso e talentuoso che si fa trascinare dall'entusiasmo e dall'istinto, mentre Alphonse è più riflessivo del maggiore ma anche più debole. Ovviamente, il fatto che Al sia completamente ricoperto da un'armatura e che le sue dimensioni gigantesche dovrebbero avvantaggiarlo in combattimento costituisce un interessante ribaltamento di fronte tra personalità interiore e aspetto esteriore. Ciò che maggiormente colpisce dell'opera dell'Arakawa è la profondità dei "personaggi secondari", se così possiamo chiamarli: il Colonello Mustang, il Tenente Miles Hughes, gli Homonculus e via discorrendo hanno tutti la capacità di farsi ricordare e di costituire qualcosa di originale nel panorama dei manga. Anche sotto questo versante, quindi, l'opera è da considerarsi su ottimi livelli di eccellenza.

Consigliato? Assolutamente Sì.
FullMetal Alchemist è uno dei migliori shonen manga in circolazione, inutile girarci attorno: unisce combattimenti avvincenti e spettacolari ad una trama originale e ben scritta, e inoltre la contropartita animata rende giustizia al fumetto. Non c'è alcun motivo, quindi, per non consigliare la visione di questo anime, che è anche relativamente corto, se non nella sua interezza almeno nelle prime puntate, di modo che possiate saggiare con mano la bontà del prodotto. Dategli una possibilità, e FullMetal Alchemist non vi deluderà, ne sono certo.

Nicola Bertilotti


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