domenica 20 luglio 2014

Un po' di auto - pubblicità!

 
Ciao a tutti! Questa volta scrivo questo breve post per informarvi che io e la mia ragazza
abbiamo aperto una pagina che tratterà di anime e manga con la quale speriamo di poter condividere con altre persone la nostra passione! La pagina cercherà di proporre immagini divertenti, aggiornamenti sugli ultimi capitoli della saghe più famose, disussioni e video inerenti al mondo degli anime e manga! Quindi, se vi va, fate un salto a questo indirizzo https://www.facebook.com/otakuisland.animemanga?ref_type=bookmark e spolliciate! Grazie in anticipo anche solo per l'attenzione e a presto per l'ultimo episodio della serie Pokémon Generation!
Nicola.

lunedì 7 luglio 2014

Pokémon: from generation to generation (ep. 6)

Pokémon: from generation to generation (ep. 6)

Dopo una lunga cavalcata fatta di ricordi giungiamo infine ai giorni nostri: anno 2013, in tutto il mondo escono Pokémon X & Pokémon Y, espressione ultima di quella che è stata una delle saghe videoludiche più prolifiche degli ultimi 15 anni. La nuova generazione non

Le copertine dei due giochi.
poteva vedere la luce se non su una console altrettanto al passo con i tempi come Nintendo 3DS: si calcola che nel primo mese dall'uscita dei giochi ben 1 possessore su 5 di tale piattaforma abbia acquistato uno dei due titoli. Numerose sono le novità introdotte: la grafica in 3D è migliorata, così come la qualità dei filmati in computer grafica, e sono state accorpate all'offerta nuove funzioni quali ad esempio il poké io&te, ovvero uno spazio dove poter coccolare e cibare il proprio pokémon, oltre che a farlo divertire con simpatici minigiochi, al fine di aumentare l'affinità con esso, o il super allenamento virtuale, utile a creare il prototipo del pokémon perfetto. Per quanto riguarda il combat system, esso è stato rivoluzionato come non accadeva dalla seconda/terza generazione grazie all'introduzione di un nuovo tipo, "Folletto", il quale depotenzia notevolmente le squadre basate sul tipo drago. Inoltre sono state aggiunte, per alcuni pokémon, le cosiddette megaevoluzioni, ovvero un cambiamento ed una conseguente ulteriore mutazione di un pokémon che sembrava aver già raggiunto lo stadio finale in un esemplare di maggior potenza. Al fine di rendere equilibrati i combattimenti e per non favorire squadre interamente composte da megaevoluzioni sarà possibile far mutare un solo
Alcuni esempi di megaevoluzione. (Lucario, Mewtwo, Blaziken)
pokémon per ogni battaglia. Per poter consentire ad un nostro pokémon di megaevolversi sarà necessario trovare e far tenere come strumento una pietra che riporta il nome del pokémon stesso (Ad esempio, la Garchompite permette la megaevoluzione di Garchomp). La trama è invece più lineare del solito e, a mio avviso, sin troppo guidata rispetto ai titoli precedenti: il nostro protagonista partirà infatti dalla cittadina di Borgo Bozzetto, situata nella regione di Kalos, e sarà accompagnato da ben quattro amici, due ragazze e due ragazzi. Dopo la consegna dello starter e la partenza tali personaggi faranno continuamente la loro comparsa per darci consigli, sfidarci, indicarci la via da seguire o addirittura consegnarci MN. L'introduzione dell'Holovox, ovvero di un oggetto che permette non solo di chiamare ovunque e chiunque ma addirittura di visualizzare un'immagine olografica della persona, contribuirà a rendere il senso di avventura che aveva contraddistinto le precedenti generazioni un mero ricordo, soprattutto a causa dei continui consigli che ci verranno impartiti grazie a questo strumento. La sensazione di essere guidati o comunque di avere tra le mani un gioco forse a volte sin troppo semplificato si sente anche confrontando l'utilizzo che veniva fatto dello strumento Condividi Esperienza in precedenza con quello che ne viene fatto adesso: nelle generazioni passate tale strumento veniva assegnato ad un pokémon, solitamente di livello inferiore, che guadagnava la metà dell'esperienza di una battaglia, spartendola con il pokémon che aveva vinto la lotta. Adesso invece basterà attivarlo per far guadagnare a tutti i pokémon della squadra esperienza per ogni battaglia, così da azzerare la fatica che allenare un pokémon produceva. Un po' troppo semplice. L'organizzazione criminale che ci troveremo stavolta ad affrontare è denominata Team Flare, e non aggiunge nulla di nuovo a quanto già visto se non che le loro mire sono stavolta rivolte al lucrare resuscitando antichi fossili pokémon e a sfruttare il potere della megaevoluzione. Una volta arrivati alla fine del nostro viaggio e sconfitti i Superquattro, anch'essi affrontabili in un ordine scelto da noi come avvenuto nella quinta generazione, ed aver sconfitto la Campionessa della Lega Pokémon, l'eng game di X & Y si attiene ai livelli di Smeraldo, grazie alla presenza di un luogo ove poter affrontare allenatori in successioni per conseguire titoli e riconoscimenti e la consueta caccia ai leggendari.

In conclusione, ci troviamo di fronte a dei giochi dallo stampo molto classico e dalla formula rodata, che non appagano per quanto riguarda l'aspetto avventuroso ma che riescono a catturare grazie alle novità apportate e al quantitativo di cose che essi ci permettono di fare con un semplice touch screen. So... gonna catch'em all!


P.s: Presto in arrivo l'episodio extra di questa piccola rubrica dedicato ai remakes delle varie generazioni!

domenica 6 luglio 2014

Pokémon: from generation to generation (ep.5)

Pokémon: from generation to generation (ep.5)

La quinta generazione dei pokémon rappresenta due facce della stessa medaglia: ha frantumato i precedenti record di vendite stabiliti da pokémon Diamante & Perla ma anche diviso i videogiocatori subendo numeroso critiche su forum e social network. Ma andiamo con ordine. La console ospitante questa nuova generazione è ancora una volta il Nintendo DS, piattaforma sulla quale vedranno la luce dapprima pokémon versione Bianca & Nera

I tre starter iniziali della quinta generazione.
(2011) e ,successivamente, i loro seguiti diretti, pokèmon versione Bianca & Nera 2 (2012). Le novità apportate al combat system non sono rilevanti in quanto i controlli erano già stati riprogettati per il touch screen nella precedente generazione e vengono mantenuti pressochè invariati in questa. In questi nuovi capitoli vengono aggiunte  le lotte in triplo, ovvero combattimenti in 3 vs 3, e le lotte a rotazione, ovvero sfide nelle quali a combattare saranno solo i pokémon che si affrontano frontalmente, con possibilità di ruotare il campo di battaglia sacrificando però un turno. A livelllo grafico abbiamo un migliloramento di quanto visto in Diamante & Perla con ambienti e modelli in 3D usati sapientemente e l'aggiunta delle animazioni durante le lotte. Per quanto riguarda la trama essa si attesta sui canoni dettati oramai sin dagli albori della saga: il nostro protagonista abita in una casa di Soffiolieve, nella regione di Unima, e dovrà affrontare un avventuroso viaggio in compagnia dei propri pokémon, uno dei quali gli verrà immediatamente consegnato dalla professoressa e studiosa Aralia. Il conseguimento delle otto medaglie ed il raggiungimento della Lega Pokèmon sarà però messo a repentaglio da una nuova organizzazione criminale denominata Team Plasma e capeggiata da Ghecis. Il figlio dello stesso Ghecis, N, ha suscitato grandi reazioni tra i fan, per lo più discordanti, poichè il suo carattere è oscuro e tenebroso e il suo intento è quello di separare il mondo degli umani da quello dei pokémon, convinto che essi debbano vivere in libertà. Probabilmente angosciato dal dover sfruttare gli stessi pokémon come "armi" per far valere le sue ragioni, N arriverà a compiere azioni malvagie e dannose per l'equilibrio del mondo. Una volta giunti alla lega e sgominato per sempre il Team Plasma dovremo affrontare proprio Ghecis, grazie anche all'aiuto di uno dei due leggendari Reshiram o Zekrom. L'end game è probabilmente il piatto più ricco dell'intera offerta: potremo dedicarci alla cattura delle varie specie di pokèmon presenti ad Unima o scovare i vari leggendari che la popolano, oppure ancora esplorare le tre città rimanenti indicate dalla mappa e precedentemente inaccessibili al fine di incontrare alcune vecchie conoscenze, ed infine sfidare nuovamente i superquattro della lega (stavolta affrontabili nell'ordine che si preferisce) e il vero campione, i quali presentano tutti squadre composte da pokèmon di almeno 20 livelli superiori alla precedente visita del protagonista. Come già accennato in precedenza, pokèmon versione Bianca & Nera 2 sono il seguito diretto dei loro predecessori, e gli avvenimenti narrati si svolgono due anni dopo i precedenti capitoli. Ritroveremo però un'Unima drasticamente cambiata e ricoperta da ghiacci e nevi perenni a causa dei malvagi piani di Ghecis, tornato nuovamente alla carica grazie anche al potere del leggendario Kyurem. Questo gioco varia la rodata formula composta da due giochi principali ed un episodio "riassuntivo" fornendoci una vera e propria nuova avventura nel mondo dei pokèmon. "Sembra tutto così perfetto che sembra impossibile avere da ridire riguardo al lavoro svolto da Gamefreak", vi starete ripetendo mentalmente. Eppure la comunità di appassionati ha mosso al team nipponico critiche riguardanti una mancanza di creatività e di novità soprattutto per quanto concerne il design dei pocket - monster. Oggetto della
I pokémon oggetto della discordia: Trubbish e Garbodor.
maggior parte delle remore da parte dei videogiocatori è il pokèmon chiamato Trubbish e la sua evoluzione Garbodor: essi infatti hanno le sembianze di sacchi della spazzatura. La carenza di idee del team, a detta degli appassionati, ha portato con sè un vento nostalgico che rievocava le prime generazioni, ricche di spunti e di originalità, in favore delle presenti, sature e oramai divenute l'ombra di un tempo. C'è però da dire che qualunque appassionato della saga sa che le novità non sono stato mai eccessive nel passaggio di generazione in generazione e che cadute di stile in quanto a design dei pokèmon sono state sempre presenti in ogni capitolo.

In conclusione, questa quinta generazione ci porta ben due diverse avventure da vivere e quattro diversi giochi da assaporare, con un end game ricchissimo ed una progressione nella storia interessante ed impegnativa. Probabilmente la grande maggioranza delle critiche sono avvenute a causa del oramai consolidato fenomeno dei "leoni da tastiera" che ha sempre più preso piede anche grazie ai vari social network che, seguendo come un branco di pecore le idee di pochi, ha amplificato la portata di dicerie che non hanno comunque intaccato il successo della serie. So... Gonna catch'em all!

sabato 5 luglio 2014

Pokémon: from generation to generation (ep.4)

Pokémon: from generation to generation (ep. 4)

La quarta generazione dei pocket monster è composta da tre giochi: Pokèmon Diamante & Perla e Pokèmon Platino, maggiormente incentrato sulle avventure del leggendario Giratina. I primi due titoli hanno fatto registrare il record di vendite per quanto riguarda l'intera saga: due milioni di copie vendute in una settimana dal lancio soltanto in Giappone. In
Le copertine dei tre giochi di quarta generazione.
Europa i titoli arrivano con un canonico anno di ritardo rispetto ai paesi del Sol Levante, precisamente nel 2008, e anche in occidente è subito record. Parte del successo di questa nuova generazione è dovuta al salto generazionale compiuto dai suddetti videogiochi passando da GameBoy Advance a Nintendo DS, una console assolutamente innovativa e all'avanguardia, con la quale gli sviluppatori hanno potuto ricreare un mondo completamente 3D con telecamera posta in alto e alle spalle del protagonista, superando in questo modo la bidimensionalità della serie. Ad essere riprogettati in favore della nuova console sono anche i controlli, riadattati al meglio per il touch screen posto nello schermo inferiore. Da qui, il videogiocatore potrà controllare facilmente con lo stilo integrato nella console i propri Pokèmon, le loro mosse, lo zaino ecc. ecc. I pokèmon introdotti in questa generazione sono ben 107, portando così a 497 il numero totale dei mostriciattoli esistenti. In Pokèmon Diamante & Perla sarà possibile catturare circa 400 di essi, importando i rimanenti da cartucce per GBA compatibili con la console stessa. Indipendentemente da quale gioco voi scegliate, la trama partirà dalla città di DueFoglie, situata nella regione di Sinnoh. Qua farete la conoscenza con il professor Rowan, il quale provvederà a consegnarvi uno dei tre starter a vostra scelta e il pokèdex con il quale registrare ogni specie che incontrerete dopo che vi sarete liberati dell'attacco di due pokèmon selvatici un po' troppo irrequieti. Il vostro compito sarà quello di collezionale le otto medaglie detenute dai capipalestra di tutta Sinnoh al fine di avanzare nel gioco

Gli "evil" dei vari titoli: il Team Galassia.
raggiungendo la Lega Pokèmon e diventare Campioni. A mettervi i bastoni tra le ruote stavolta sarà il Team Galassia, interessato al potere sprigionato dall'evoluzione dei pokèmon che andrà combinato con quello di uno dei due pokèmon leggendari presenti sulla copertina: Dialga, signore dello spazio, o Palkia, signore dello tempo. Oltre a cercare di conquistare le medaglie nelle varie palestre, quindi, il nostro eroe dovrà sgominare questa nuova associazione che mette a repentaglio il normale corso delle cose nel nostro mondo, arrivando ad ingaggiare una epica battaglia proprio con i già citati pokèmon leggendari. A livello di combat system la quarta generazione non introduce novità rilveanti se non la già citata semplificazione dei comandi e dell'inventario. Dopo il conseguimento del titolo di campioni della lega di Sinnoh potremo recuperare un potenziamento per il nostro software di riferimento che ci permetterà di registrare al suo interno non solo i pokèmon presenti in questa regione ma tutti quelli comparsi sino ad ora: il pokèdex nazionale. Una volta ottenuto questo oggetto verrà sbloccata una zona chiamata Parco Amici e la Zona Lotta, divisa in tre aree diverse: Area Provviste, Area Sfida e Area Svago. In maniera analoga a quanto avveniva in Pokèmon Smeraldo, potremo dar vita a lotte impegnative e strategiche al fine di ottenere premi o riconoscimenti per i nostri pokèmon, oppure potremo divertirci nell'esplorare le nuove zone sbloccate per catturare più specie possibili ed imbatterci in nuovi leggendari. Questa volta, al contrario della precedente generazione, l'end game si presenta ricco sia qualitativamente che quantitativamente.

In conclusione, la quarta generazione dei Pokèmon è stata sì la più venduta, ma andrebbero analizzati con cautela i motivi: vere e proprie innovazioni nel sistema di combattimento o nella progressione nell'avventura non ve ne sono, i pokèmon dal design particolarmente ispirato e iconico si contano sulle dita delle mani e i cattivi non sono propriamente originali. Sarebber però riduttivo considerare come unico motivo per i notevoli dati di vendita la grafica in 3D ed una maggiore accessibilità ai comandi del gioco. La ragione di questo exploit commerciale va secondo me ricercata nei videogiocatori stessi, che hanno deciso di premiare la saga come a voler dire lei "grazie" per tutti gli anni passati assieme e ai giochi di qualità sfornati nel corso del t
empo. So... Gonna catch'em all!

venerdì 4 luglio 2014

Pokémon: from generation to generation (ep.3)

Pokémon: from generation to generation (ep.3)

La terza generazione dei pokèmon giunge in Italia nell'estate nel 2003, accompagnata da una campagna pubblicitaria insistente ed onnipresente, ed è composta originariamente dai titoli chiamati Rubino e Zaffiro, ai quali si aggiungerà poi, due anni più tardi, pokèmon Smeraldo, maggiormente incentrato sulla storia del pokèmon leggendario Rayquaza. I nuovi

Le copertine dei tre titoli di questa generazione.
titoli targati Game Freak esordiscono sulla nuova console Nintendo, il Gameboy Advance, dimostrando sin dalla prima occhiata il salto grafico rispetto al passato:  si passa dai 52 colori utilizzati per la seconda generazione ai 512 della terza. L'impatto è incredibile, e l'aggiunta di dettagli quale le orme lasciate sulla sabbia o le condizioni metereologiche dinamiche come il pulviscolo vulcanico o la pioggia scrosciante contribuiscono a demarcare il salto generazionale. Lasciando da parte l'aspetto tecnico, nella terza generazione viene introdotta la novità più importante dell'intera serie, ovvero la "natura", la quale differenzierà ogni pokèmon dall'altro. In che modo? Garantendo statistiche differenti determinate casualmente al momento della cattura ad ogni vostro pokèmon, così che uno stesso mostriciattolo potrà avere delle abilità più o meno sviluppate rispetto ad un altro della stessa specie. Questa novità è stata implementata sia per donare una maggiore longevità al gioco stesso sia per diversificare e rendere unici tutti i pokèmon catturabili. Altre innovazioni minori apportate da questa terza generazione sono, ad esempio, le Gare Pokèmon, vere e proprie competizioni in cui a contare è lo stile, divise per categoria. Legate a questa novità vi sono poi le pokèmelle, ovvero speciali "frullati" di più bacche che consentono ad un pokèmon di rivelare la propria vera natura, che sia essa graziosa, docile o gentile. La novità più consistente legata al combat system è quella dell'introduzione delle lotte in doppio, ovvero combattimenti ai quali parteciperanno 4 pokèmon per volta e nei quali la coordinazione sarà fondamentale per ottenere la vittoria. Per quanto riguarda la trama, essa è ambientata, per tutti e tre i titoli di questa nuova generazione, nella nuova regione di Hoenn ed inizia nella città di Albanova, nella quale il protagonista (o la protagonista) si trasferisce assieme alla madre e al padre, il capopalestra di tipo normale, Norman. Da qui, dopo la consegna del pokèdex da parte del professor Birch e la scelta del relativo starter, inizierà il canonico viaggio attraverso regioni ignote all'insegna dell'avventura. A metterci i bastoni dalle ruote vi saranno, stavolta, due organizzazioni criminali differenti in base al gioco da noi scelto. Verremo infatti a contatto o con il Team Magma, convinto sostenitore della superiorità dei pokèmon che abitano la terraferma, o con il Team Idro, volentoroso di ampliare gli oceani per garantire ai Pokèmon marittimi una vita migliore. Entrambe le organizzazioni vorranno risvegliare per i loro scopi il rispettivo pokèmon leggendario (Groudon per Rubino e Kyogre per Zaffiro), ed ovviamente saremo proprio noi a doverglielo impedire. Gli antagonisti di questa terza generazione rivedono il classico tema del delinquente pronto a far di tutto pur di guadagnare denaro ed avere potere e propongono un ideale di cattivo che crede fermamente in ciò che persegue ed ha dalla sua valide motivazioni che sono, sia per l'una che per l'altra organizzazione, difficilmente contestabili. La differenza tra Rubino & Zaffiro e Smeraldo sta nella possibilità data, in quest'ultimo, di poter catturare il trio completo dei pokèmon
L'incontro tra i tre leggendari in uno screen di pokèmon Smeraldo.
leggendari: Rayquaza sovrano del cielo, Kyogre re degli oceani e Groudon signore delle terre emerese. Una delle altre novità presenti in questa generazione è quella rappresentata dalla possibilità, grazie ad una Macchina Nascosta, di immergersi in profondità per cercare oggetti, pokèmon e persino grotte segrete. Una volta conquistate tutte e otto le medaglie grazie anche all'uso di questa nuova funzione il nostro obbiettivo ultimo sarà l'oramai irrinunciabile Lega Pokèmon, nella quale dovremo ancora una volta affermare la nostra abilità nelle lotte per diventare i Campioni di Hoenn. L'end game di Rubino & Zaffiro è, a dir la verità, il più povero visto sinora: le attività aggiuntive si limitano alla ricerca e alla cattura del leggendario Rayquaza e del trio dei Regi (avvicinabili solo dopo aver superato degli ingegnosi e soprendenti enigmi). Un po' diverso è il discorso per Smeraldo, il quale presentava la possibiltà di accedere al Parco Lotta, luogo dove spingere al limite le proprie abilità di allenatore.

Concludendo, questa terza generazione contribuisce in maniera netta all'evoluzione della saga grazie all'introduzione della natura e, seppur non innovando il combat system, si dimostra essere un passo in avanti della saga. I giochi peccano però laddove eccellevano Oro ed Argento, ovvero nelle possibilità offerte nell'end game, davvero limitate (non in qualità ma in quantità). Gotta catch'em all!

mercoledì 2 luglio 2014

Pokémon: from generation to generation (ep. 2)

Pokémon: from generation to generation (ep. 2) 

Con l'avvento del nuovo millennio e con ben due anni di ritardo rispetto al Giappone arrivano anche in Europa le versioni per Game Boy della seconda generazione dei Pokèmon, i pocket monster che pochi anni prima avevano conquistato il mondo, conosciute in Italia con il nome di pokèmon Oro e Argento. Le differenze tra i due titoli sono limitate alla diversità di alcune specie di pokèmon che sono presenti in un titolo piuttosto che in un altro e nella possibilità di incontrare in ordine diverso i due uccelli leggendari che compaiono sulle
Le copertine delle 3 diverse versioni.
 copertine (si incontrerà prima Lugia in pokèmon Argento e Ho - Oh in pokèmon Oro). A pochi mesi dall'uscita dei sopracitati titoli verrà commercializzato in Europa anche il capitolo "Cristallo", più incentrato sulle vicende del leggendario cane Suicune rispetto ai suoi due predessori. In questa seconda generazione vengono introdotte 100 nuove specie di mostriciattoli, la grafica diventa più colorata e gli sprite dei nostri amici virtuali più dettagliati e puliti, e sono inoltre portati alla luce concetti che tutt'oggi resistono all'interno del brand come quello dell' "allevamento" o della "felicità" di un pokèmon, la quale  ci consentirà, tramite lo stretto rapporto che andremo a creare con i nostri amici, di farli diventare più amichevoli sino a far mutare alcuni di essi in una forma impensabile sino a pochi anni prima. Novità più importante è la presenza di due nuovi tipi di pokèmon, ovvero il tipo Buio ed il tipo Acciaio. Si riaffermano poi i capisaldi della generazione precedente come l'ottenimento di otto diverse medaglie da conquistare in altrettante palestre al fine di raggiungere la Lega
Pokèmon per dimostrare di essere i migliori allenatori della nazione e il conseguente viaggio di formazione che si dovrà affrontare partendo dalla paese di Borgo Foglianova, situato nella
nuova regione di Johto, assieme alle nostre creaturine, lasciando indietro la tranquilla vita del focolare domestico. Ma il gioco stavolta non si limita ad offrire una sola avventura che si conclude con il coronamento del sogno di diventare campioni, ma ci da anche la possibilità di compiere un vero e proprio  tuffo nei ricordi (letteralmente, visto che salperemo con una nave) e raggiungere Kanto. Esatto, sbarcheremo proprio in quella che fu la casa della meravigliosa prima generazione dei Pokèmon, precisamente nella città di Aranciopoli, e ci sarà data l'opportunità di visitare nuovamente luoghi come la Torre di Lavandonia o le Isole Spumarine che ci avevano stupito agli albori di questa gloriosa saga, collezionando nel frattempo altre otto medaglie da capipalestra più forti che mai. Essendo passato un arco di tempo pari a 3 anni rispetto alla prima generazione sono visibili i segni del tempo presenti nella regione di Kanto: ad esempio, l'Isola Cannella è stata distrutta da un'eruzione vulcanica, la grotta ignota è diventata inaccessibile e la Centrale Elettrica è stata riattivata ed è ora funzionante. Questo è l'unico caso nel corso dell'intera saga dei Pokèmon nel quale le regioni visitabili sono due e non una sola, e la cosa garantisce nuova linfa all'end game e nuove sfide, tra l'altro inaspettate, per il videogiocatore. Ma non finisce qui. Dopo aver ottenuto ben sedici medaglie ed essersi fregiati del titolo di Campione, una nuova strada ci verrà aperta: è quella che conduce al Monte Argento, remota zona montana casa dei
L'incontro con Red.
pokèmon selvatici più forti che esistano. Una volta completata l'impervia scalata verso la vetta ci imbatteremo, proprio ad un gradino dalla cima, in un uomo solitario, silenzioso, fiero: si tratta di Rosso (o Red), l'allenatore di pokèmon che ispirerà il personaggio di Ash Ketchum nell'anime. Egli se ne sta immobile a fissare l'orizzionte, e se il videogiocatore ci parlerà egli non pronuncerà una parola, bensì verrà dato inizio ad una sfida mozzafiato nella quale si demarca il confine tra un vero allenatore di pokèmon ed un "bullo" della domenica. E' proprio l'incredibile quantità di sorprese che aspettano il videogiocatore dietro ogni angolo a caratterizzare maggiormente questa seconda generazione dei giochi Game - Freak: se da un lato abbiamo infatti un combat system che si mantiene pressochè inalterato rispetto al passato e delle migliorie grafiche importanti ma comunque non fondamentali, è assolutamente innegabile l'intento degli sviluppatori di creare un universo vivo, ricco di dettagli e che fa leva sui ricordi, puntando sia sulla qualità ma anche (e mai come prima d'ora) sulla quantità di cose da fare, oggetti da trovare, pokèmon da catturare. Per quanto riguarda i cattivi avremo ancora una volta il team rocket a fare la parte del leone, il quale compirà sia azioni molto crudeli come ad esempio quella di voler tagliare la coda a degli Slowpoke per poi rivenderla a prezzo maggiorato, sia votate al controllo delle menti come il tentare di impossessarsi dei programmi trasmessi da una torre radio. Starà a noi fermare i cattivi di turno a colpi di battaglie al fianco dei nostri amici, districandosi in labrintici edifici adibiti a sedi dell'organizzazione criminale. 

In conclusione, questa seconda generazione dei pocket monster si dimostra all'altezza delle aspettative e ci regala due titoli che, seppur non forieri di novità imprescindibili esclusi i due nuovi tipi, sanno regalare un'esperienza indimenticabile per ogni videogiocatore "vecchio" o nuovo, offrendo all'interno di uno stesso videogioco la fusione di due mondi appartenenti ad epoche diverse. Consigliato anche a 13 anni di distanza. Gotta catch'em all!