lunedì 7 luglio 2014

Pokémon: from generation to generation (ep. 6)

Pokémon: from generation to generation (ep. 6)

Dopo una lunga cavalcata fatta di ricordi giungiamo infine ai giorni nostri: anno 2013, in tutto il mondo escono Pokémon X & Pokémon Y, espressione ultima di quella che è stata una delle saghe videoludiche più prolifiche degli ultimi 15 anni. La nuova generazione non

Le copertine dei due giochi.
poteva vedere la luce se non su una console altrettanto al passo con i tempi come Nintendo 3DS: si calcola che nel primo mese dall'uscita dei giochi ben 1 possessore su 5 di tale piattaforma abbia acquistato uno dei due titoli. Numerose sono le novità introdotte: la grafica in 3D è migliorata, così come la qualità dei filmati in computer grafica, e sono state accorpate all'offerta nuove funzioni quali ad esempio il poké io&te, ovvero uno spazio dove poter coccolare e cibare il proprio pokémon, oltre che a farlo divertire con simpatici minigiochi, al fine di aumentare l'affinità con esso, o il super allenamento virtuale, utile a creare il prototipo del pokémon perfetto. Per quanto riguarda il combat system, esso è stato rivoluzionato come non accadeva dalla seconda/terza generazione grazie all'introduzione di un nuovo tipo, "Folletto", il quale depotenzia notevolmente le squadre basate sul tipo drago. Inoltre sono state aggiunte, per alcuni pokémon, le cosiddette megaevoluzioni, ovvero un cambiamento ed una conseguente ulteriore mutazione di un pokémon che sembrava aver già raggiunto lo stadio finale in un esemplare di maggior potenza. Al fine di rendere equilibrati i combattimenti e per non favorire squadre interamente composte da megaevoluzioni sarà possibile far mutare un solo
Alcuni esempi di megaevoluzione. (Lucario, Mewtwo, Blaziken)
pokémon per ogni battaglia. Per poter consentire ad un nostro pokémon di megaevolversi sarà necessario trovare e far tenere come strumento una pietra che riporta il nome del pokémon stesso (Ad esempio, la Garchompite permette la megaevoluzione di Garchomp). La trama è invece più lineare del solito e, a mio avviso, sin troppo guidata rispetto ai titoli precedenti: il nostro protagonista partirà infatti dalla cittadina di Borgo Bozzetto, situata nella regione di Kalos, e sarà accompagnato da ben quattro amici, due ragazze e due ragazzi. Dopo la consegna dello starter e la partenza tali personaggi faranno continuamente la loro comparsa per darci consigli, sfidarci, indicarci la via da seguire o addirittura consegnarci MN. L'introduzione dell'Holovox, ovvero di un oggetto che permette non solo di chiamare ovunque e chiunque ma addirittura di visualizzare un'immagine olografica della persona, contribuirà a rendere il senso di avventura che aveva contraddistinto le precedenti generazioni un mero ricordo, soprattutto a causa dei continui consigli che ci verranno impartiti grazie a questo strumento. La sensazione di essere guidati o comunque di avere tra le mani un gioco forse a volte sin troppo semplificato si sente anche confrontando l'utilizzo che veniva fatto dello strumento Condividi Esperienza in precedenza con quello che ne viene fatto adesso: nelle generazioni passate tale strumento veniva assegnato ad un pokémon, solitamente di livello inferiore, che guadagnava la metà dell'esperienza di una battaglia, spartendola con il pokémon che aveva vinto la lotta. Adesso invece basterà attivarlo per far guadagnare a tutti i pokémon della squadra esperienza per ogni battaglia, così da azzerare la fatica che allenare un pokémon produceva. Un po' troppo semplice. L'organizzazione criminale che ci troveremo stavolta ad affrontare è denominata Team Flare, e non aggiunge nulla di nuovo a quanto già visto se non che le loro mire sono stavolta rivolte al lucrare resuscitando antichi fossili pokémon e a sfruttare il potere della megaevoluzione. Una volta arrivati alla fine del nostro viaggio e sconfitti i Superquattro, anch'essi affrontabili in un ordine scelto da noi come avvenuto nella quinta generazione, ed aver sconfitto la Campionessa della Lega Pokémon, l'eng game di X & Y si attiene ai livelli di Smeraldo, grazie alla presenza di un luogo ove poter affrontare allenatori in successioni per conseguire titoli e riconoscimenti e la consueta caccia ai leggendari.

In conclusione, ci troviamo di fronte a dei giochi dallo stampo molto classico e dalla formula rodata, che non appagano per quanto riguarda l'aspetto avventuroso ma che riescono a catturare grazie alle novità apportate e al quantitativo di cose che essi ci permettono di fare con un semplice touch screen. So... gonna catch'em all!


P.s: Presto in arrivo l'episodio extra di questa piccola rubrica dedicato ai remakes delle varie generazioni!

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