sabato 17 maggio 2014

Pokémon: from generation to generation (ep.1)

Introduzione: Ciao a tutti! Questo è il primo episodio di una piccola "rubrica" dedicata ad una mia sconfinata passione che coltivo fin da quando ero piccolo... i Pokèmon! Essa sarà composta da 6 brevi articoli, uno per generazione (più uno sfizioso extra!), che ci aiuteranno a ripercorrere le prime generazioni dei coloratissimi mostriciattoli nipponici. Quindi buona lettura e grazie in anticipo a chi avrà la pazienza di seguirmi in questo nostalgico viaggio!
Pokémon: from generation to generation (ep.1)
1996. Il mondo balla la Macarena, gli Oasis riempono gli stadi con Wonderwall, le ragazze indossano fasce per i capelli e maxi - zeppe mentre gli uomini si lasciano crescere i capelli. Michael Jhonson stravince le Olimpiadi polverizzando il suo stesso precedente record sui 200 metri ed il mondo piange la morte di Tupac. Clinton viene rieletto e Kofi Annan diviene segretario generale dell'ONU. Ma per i più piccoli, alla parte del mondo alla quale i grandi avvenimenti non interessano, la vita scorre normale e serena come sempre. Fino a quando non arrivano... i Pokèmon!
Ebbene si, poche settimane dall'uscita e fu subito Pokè - mania, poichè proprio in quell'anno uscivano i primi titoli dedicati ai pocket monster, i mostriciattoli tascabili targati Game - Freak che avrebbero conquistato milioni e milioni di appassionati in tutto il mondo, dai bambini fino agli uomini in carriera, raggiungendo una fama tale da essere commercializzate ben 6 generazioni nel corso degli anni. I primi titoli della serie furono pokèmon Verde (mai distribuito al di fuori del Giappone), e pokèmon Rosso, ai quali seguirono gli episodi

Le cover dei primi videogiochi dedicati ai pokèmon.
chiamati Blu (1997) e Giallo (1998). I primi 3 giochi sopra elencati condividono la stessa trama e lo stesso sviluppo dell'avventura e si differenziano l'un l'altro solo per alcune diversità nelle specie di pokèmon ottenibili, mentre la versione "Giallo" è una sorta di "raccolta" nella quale è possibile collezzionare tutti gli starter presenti nei giochi passati.
Questa forumla diventerà poi un must della serie, poichè verranno commercializzati capitoli con le stesse funzioni di pokèmon Giallo di generazione in generazione. I giochi ci vedono vestire i panni dell'oramai classica figura di un allenatore in erba al quale verrà richiesto di intraprendere un viaggio formativo assieme ai suoi amici Pokèmon. Iniziando dalla celeberrima "Pallet Town" (Biancavilla) dovremo spingerci oltre i nostri stessi limiti con l'intento di raggiungere la Lega Pokèmon con lo scopo di diventare il miglior allenatore di tutti i tempi e nel frattempo fare anche la conoscenza di ben 151 specie diverse di mostriciattoli, tutte ovviamente ottenibili, di valorosi allenatori che ci sfideranno lungo il nostro percorso e capipalestra pronti a vender cara la pelle. Non mancherà in questi primi capitoli la famigerata organizzazione denominata "Team Rocket", la quale persegue obbiettivi disparati (come il controllo di un casinò o di una intera montagna) non ponendosi scrupoli nello sfruttare i nostri amati pokèmon. Sarà inoltre presente il personaggio di Gary, nipote dell' oramai mitico prof. Oak, in veste di antagonista e rivale del nostro eroe. Ma a farla da padrone in questi videogiochi e a divenire il motivo principale dello scoppio della pokè - mania sono proprio loro, i meravigliosi e fantastici mostriciattoli presenti a Kanto, regione nella quale
I primi tre starter, da sinistra: Squirtle, Bulbasaur e Charmander
sono ambientati i giochi. I 3 starter (i Pokèmon iniziali tra i quali il nostro eroe dovrà scegliere all'inizio del gioco), Charmander, Squirtle e Bulbasaur (divenuti oramai leggendari), rimarranno per sempre nella mente di ogni ragazzo che abbia dovuto compiere una scelta così ardua e decisiva all'inizio del proprio avventuroso viaggio, ma non solo loro: chi non si ricorda di essere investito da uno tsunami di Zubat non appena messi i piedi all'interno di una caverna? O il celeberrimo topolino giallo, Pikachu? O i gemelli diversi Mew e Mewtwo? Mostriciattoli impossibili da dimenticare che hanno segnato giornate intere della nostra gioventù. Sono soprattutto i pokèmon della prima generazione, infatti, a scatenare ricordi nostalgici nei videogiocatori di vecchia data, che mai potranno dimenticarsi le lunghe giornate estive passate al mare o in montagna con gli amici a scambiarsi pokèmon non ottenibili diversamente solo per potersi inorgoglire di completare per primi il Pokèdex. Ma non bisogna assolutamente pensare al brand dei Pokèmon come un prodotto rivolto soltanto ai più piccoli: il battle system sul quale i giochi poggiano, infatti, è semplice da spiegare ma altrettanto profondo da gestire. Potremmo portare con noi fino ad un massimo di 6 mostriciattoli per volta, ed ognuno di essi potrà salire di livello sconfiggendo altri pokèmon, che siano essi selvatici o controllati da altri allenatori. Ad ogni pokèmon è assegnato uno o più "tipi", come ad esempio "fuoco" o "erba". Acquisendo via via esperienza i nostri fidati amici potranno apprendere fino a 4 mosse diverse, votate sia all'offesa del proprio rivale sia al potenziamento delle nostre successive azioni. Al giocatore sarà richiesto di volta in volta di adattare la propria strategia al tipo di allenatori che si troverà davanti e una squadra ben bilanciata che potrà vantare su un ampio repertorio di mosse avrà vita più facile negli scontri. Un classico JRPG (gioco di ruolo orientale) a turni dalla difficoltà costantemente crescente, quindi, e di certo non bollabile come "da bambini".

In conclusione, con l'avvento dei primi videogiochi del brand Pokèmon, il mondo ha scoperto sì una moda, ma anche un prezioso gioiello nel mondo dei giochi di ruolo: l'ambientazione stratosferica e fantastica, l'immersività totale con una nazione fittizia ma così vera e l'unione spirituale con ognuno dei pokèmon che andavamo a catturare garantisce ore e ore ininterrotte di gioco anche a più di 15 anni dall'uscita dei primi capitoli. Le radici dei più recenti giochi dedicati alla serie attingono inevitabilmente la loro linfa vitale da ciò che la prima generazione di pokèmon ha rappresentato sia per il mercato sia a livello sociale, e ad essa va tributato grande rispetto: non esiste modo migliore per farlo se non quello di rigiocare questi titoli, so... Gotta catch'em all!

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