sabato 10 maggio 2014

Le mille e una morte


Recensione Dark Souls II
Ebbene si. Ci siamo, di nuovo. Agito il sacchetto che ho tra le mani: è pesante. Stavolta sono tornato a casa con una steelbook in edizione da day one. Sono nell'elite. La salivazione è praticamente azzerata, le mani sono sudate, la voce trema. Osservo il joypad vicino alla mia console: anche lui ha paura. Sa che potrebbe essere scagliato contro il muro e cessare di esistere per sempre; ne è conscio. Ma sa anche che io non ho altra scelta, devo giocare. Mi siedo, accendo la tv e lo prendo delicatamente in mano (maliziosi). Benvenuti in Dark Souls II.

Primi passi: Dopo aver cliccato su "nuova partita" ci verrà mostrato un iniziale filmato che ci introdurrà alle basi sulle quali la trama di Dark Souls II poggia e che sarà (per quanto difficilmente immaginabile) ancor più nebuloso di quello del "prequel". Nel suddetto video ci verrà spiegato che il nostro personaggio è vittima di una "maledizione" e che sarà
Una delle streghe che incontreremo all'inizio del gioco.
costretto a compiere il proprio destino in un mondo pieno di esseri vuoti e terrificanti mostri. Tutto invitantissimo come sempre. Muoveremo quindi i primi passi familiarizzando con i controlli di base ed avanzando nell'area iniziale, fino a quando non faremo la conoscenza di alcune simpaticissime vecchiette che abitano una casa in mezzo al nulla, le quali ci bolleranno sin da subito come falliti che non riusciranno a sopravvivere nemmeno qualche ora all'interno del mondo di gioco. Bene così. Le donne ci forniranno poi un oggetto fondamentale per la prosecuzione del nostro viaggio, ovvero una effige umana, la quale ci permette di riacquistare la nostra forma originaria una volta caduti in battaglia. Durante il dialogo con le anziane signore potremmo dare un nome al nostro avatar virtuale e procedere con la creazione dello stesso,
Uno scorcio di Majula.
comprensiva della scelta della classe (guerriero, cavaliere, stregone, mago, esploratore,
bandito, selvaggio o "dual swordsman") e del canonico dono iniziale, uno dei pochi regali che il gioco ci farà. Successivamente ci addentreremo in un primo scorcio di gameplay vero e proprio, che sarà più un tutorial per i combattimenti e le abilità di base del nostro personaggio e nel quale impareremo azioni fondamentali quali le schivate e il "lock" (agganciamento) dei nemici. Una volta usciti da quest'area e raggiunta Majula, l'hub centrale del gioco simile al Santuario del Legame del Fuoco del primo Dark Souls, saremo giunti alla linea di partenza del nostro lungo viaggio.

Highway to Drangleic: Da Majula potremmo muoverci liberamente in un mondo (quasi) completamente aperto chiamato Drangleic, e dico quasi poichè alcune aree saranno inizialmente inaccessibili a causa, ad esempio, di esigenza di trama o della necessità dell'aiuto di un NPC (personaggio non giocante). Dovremmo però far ritorno spesso all'hub centrale, poichè esso diventerà via via la casa di molti nuovi e singolari personaggi, tra i quali è presente un fabbro, e con i quali potremmo commerciare ed ottenere upgrade per l'equipaggiamento. Le interazioni con i vari NPC del gioco saranno inoltre molto interessanti sia a livello di trama sia a livello di possibilità da essi offerte: sarà sempre possibile scoprire qualcosa di nuovo riguardo all'universo di gioco parlando più volte con ognuno di loro. Majula sarà inoltre il luogo di residenza dell'Araldo di Smeraldo (citazione alla fanciulla in nero di Demon's Souls), ovvero una donna che ci permetterà di eseguire il level up con le anime
acquisite dai nemici sconfitti e aumenterà il numero  delle celeberrime fiaschette Estus a nostra disposizione. Salire di livello richiede infatti di dover parlare con l'Araldo e non più, quindi, di riposare ad un falò. Per fortuna in Dark Souls II ci è data la possibilità di teletrasportarci istantaneamente e sin da subito ad ogni falò che accenderemo durante la
L'Araldo di Smeraldo ed il falò saranno importantissimi per la prosecuzione del gioco.
nostra avventura. Majula risulta inoltre importante poichè bruciando nel fuoco un
particolare oggetto saremo in grado di aumentare la quantità di salute rigenerata dalle fischette Estus, le quali non saranno però l'unico oggetto curativo a nostra disposizione. Addentrandosi nelle varie aree che compongono il mondo di gioco potremo recuperare oggetti più o meno utili a seconda delle caratteristiche del nostro personaggio e fare la conoscenza di nemici assetati del nostro sangue che si faranno a mano a mano più potenti, dannosi e resistenti. In questo senso sono state apportate delle modifiche nel bilanciamento di attacchi, schivate e parate del nostro personaggio, i quali risultano avere frame diversi rispetto al primo Dark Souls (così da rendere inutili le consolidate tattiche apprese avendo giocato il primo capitolo), ma anche ad altre azioni quali il bere una fiaschetta Estus, che adesso sarà un'operazione più lenta ed andrà a restituirci la salute perduta molto più lentamente che in precedenza. Una volta presa la mano con il rinnovato sistema di combattimento ci troveremo però davanti a quelli che sono i più completi, dinamici e tecnici scontri di tutti gli RPG (giochi di ruolo) in terza persona. Ogni avversario presente in Dark Souls II garantisce un livello di sfida notevole e contribuisce a tenere sempre alta la soglia di attenzione ed il ritmo del gioco stesso, grazie anche ad una migliorata intelligenza artificiale che fa risultare gli scontri difficilmente evitabili. Inoltre, a differenza di quanto accadeva in passato, i nemici non ricompariranno in eterno nei vari livelli, ma potranno essere uccisi per un massimo di 12 volte ognuno. Ciò garantisce sì la possibilità di potersi aprire la strada in un'area particolarmente difficile senza il rischio di morire prima di arrivare al boss, ma sortisce anche l'effetto di totale frustrazione nel caso in cui ci capiti di morire per due volte
Dovremo sempre stare attenti ad ogni nemico.
di seguito perdendo per sempre le anime che un singolo nemico ci aveva dato. Al videogiocatore è inoltre richiesta una maggiore attenzione durante il gameplay, poichè ogni morte comporterà una riduzione del 5 % degli hp fino ad arrivare ad un minimo del 50% totale, i quali potranno essere ripristinati soltanto utilizzando una già citata effige umana. Ogni morte, quindi, ci avvicinerà sempre di più alla successiva. Ciò che maggiormente contraddistingue la saga dei "Souls" sono i combattimenti contro i famigerati boss: celeberrimi per non lasciare scampo ai giocatori avventati e spesso anche agli esperti, questi demoni sono da sempre temuti e rispettati, sortendo l'effetto di un accapponamento istantantaneo della pelle ogni volta che il giocatore si troverà di fronte ad una spessa coltre di nebbia. Alcuni dei boss di Dark Souls II raggiungono dimensioni veramente colossali e possono uccidere il personaggio con un paio di colpi, costringendoci quindi a valutare ogni mossa cercando di garantirsi sempre un ampio margine di sicurezza. Non tutti risultano però essere così ostici come nel capitolo precedente, e a volte l'unica cosa che questi mostri avranno di davvero terrorizzante sarà l'aspetto. Per quanto riguarda il rinnovato sistema di patti, esso vincola molto meno il videogiocatore rispetto a prima, garantendogli inoltre la possibilità di avere nuove feature per il pvp (giocatore vs giocatore) competitivo, come a esempio una maggiore probabilità di invasione, oppure cooperativo, come una maggiore probabilità di trovare altri giocatori disposti ad aiutarci.

Grafica ed aspetto tecnico: Sebbene Dark Souls II non presenti problemi frequenti nei videogiochi open world moderni quali ad esempio pop - up o aliasing, il confronto grafico con il passato non regge: si sente l'immediato bisogno di un salto generazionale quasi come d'inverno abbiamo bisogno delle calde giornate estive. Il motore grafico è stato spremuto fino al lmite dai ragazzi di From Software, con il risultato di avere

Alcuni scenari risultano comunque visivamente splendidi.
ambienti impeccabili sotto il profilo stilistico ma per niente sorprendenti sotto quello degli effetti come acqua, fuoco, ecc. La grandezza dei vari ambienti è stata inoltre ridotta per favorire l'inserimento di quanti più dettagli possibili all'interno dei vari scenari, garantendo immersività al tutto: non aspettatevi, quindi, un'altra Lost Izalith. E' risultato particolarmente fastidioso da questo punto di vista la notizia che è trapelata nei giorni successivi all'uscita del gioco, ovvero quella che confermava la proiezione dei trailer iniziali di Dark Souls II non sulle console Sony e Microsoft, bensì su un computer con settaggi al massimo. Il notevole downgrade grafico ha quindi colpito ancora più a fondo i cuori di coloro che si sono fidati della bontà di quei trailer e che sono stati inizialmente attratti dai grandi passi avanti a livello visivo visti nei suddetti filmati.  Le animazioni sono però di ottima fattura e la caratterizzazione visiva di personaggi, armature, nemici ed edificia è incredibilmente sorprendente e ben realizzata, Menzione d'onore per la colonna sonora, veramente splendida e capace, soprattutto nei boss di fine livello, di conferire agli scontri un tono ancor più epico di quanto le varie situazioni già non facciano.

Comparto online e multiplayer:
Chi era abituato a giocare costantemente il primo Dark Souls in forma di non morto per evitare invasioni ed un

confronto in pvp sarà rimasto deluso dal fatto che, adesso, non si possono più prevenire gli
Essere invasi quando siamo "vuoti" significa possedere meno hp.
scontri in tal modo: potremo essere invasi in qualsiasi momento e anche in forma non umana. L'aggiunta di server dedicati al pvp diminuisce la probabilità di incorrere nel
famigerato lag che una partita online costantemente si porta dietro quasi come una spada di Damocle, e sono stati cambiati i parametri di ricerca degli avversari, garantendo così lo scontro tra personaggi più o meno dello stesso livello. Invariato il sistema di cooperazione tra i giocatori, i quali potranno lasciare segni di evocazione in qualsiasi punto dei vari livelli per permettere ad altri di evocarli, così da aiutarsi l'un l'altro a vicenda, come invariata rimane la possibilità di evocare phantom controllati dall'intelligenza artificiale.




Conclusioni:
 

Pregi:
- Il perfetto sistema di combattimento che non stanca mai.
- L'ambientazione, sempre piena di fascino.
- Le sottotrame nascoste e sempre piacevoli da scoprire.
- La soddisfazione di abbattere un boss ripaga appieno lo sforzo fatto per sconfiggerlo.


Difetti:
- Il downgrade grafico rispetto ai trailer, veramente deludente ed inaspettato.
- Alcuni boss non troppo ispirati, sia per il design sia per le meccaniche.
- Eccessiva facilità di alcuni passaggi che non ti aspetteresti in un gioco della saga dei "Souls".
- In certi passi è stato attinto forse un po' troppo dal capitolo precedente.


SPAZIO AI NUMERI:
Grafica: 7 - Un vero peccato, perchè lo stile c'era tutto.
Gameplay: 9,5 - Pressochè perfetto.
Sonoro: 9 - Coinvolgente e d'atmosfera.
Divertimento: 8,5 - Dark Souls II è proprio come una donna: la ami e la odi allo stesso momento.
Longevità: 8,5 - Potenzialmente infinito tra online e la modalità "nuova partita +", ma 35/40 ore per una prima passata non sono poi molte per un GDR

.
Voto finale e commento: 8,5 - Poso il joypad dopo aver battuto il boss finale. Stranamente è ancora tutto intero. I titoli di coda scorrono, la colonna sonora è bellissima. Mi sento stanco. Mi sono arrabbiato diverse volte giocando a questo titolo. Ma è questa l'essenza di Dark Souls II: provare, fallire, riprovare, fallire di nuovo e poi, finalmente, riuscire. Ed essere soddisfatti di avercela fatta, consapevoli di essere migliorati e di aver appreso qualcosa che ci sarà utile. Questo gioco non è un capolavoro, è vero, è "solo" un ottimo sequel, e si sente il bisogno di un cambio di rotta per il futuro, ma attraversare Drangleic, conoscere i suoi abitanti e uccidere i vari nemici inebria la mente con un senso di onnipotenza difficile da ritrovare nel mondo videoludico odierno. Perle così sono comunque oggetti rari. Consigliatissimo a tutti gli amanti dei giochi di ruolo, neofiti e non.

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