lunedì 7 dicembre 2015

Let's talk about... DOOM

Let's talk about... DOOM

Prefazione. Proprio ieri si è conclusa la Closed Alpha (che, lo ricordo, differisce dalla beta concessa a chi ha prenotato Wolfenstein: the New Order) del reboot della storica saga fps di Id Software, esclusivamente dedicata al gioco multiplayer. Una sola mappa, una sola modalità (deathmatch a squadre), 6 armi e 2 gadget, per un totale di tre giorni di pura carneficina: questo è ciò che la Closed Alpha ha avuto da offrire. Quale migliore occasione, quindi, per dare un'occhiata ad uno scorcio della modalità online del nuovo DOOM?



Prima di entrare in una lobby pronti ad uccidere qualsiasi cosa si muova, ci verrà data la possibilità di modificare il “loadout” (la dotazione del nostro personaggio) delle varie classi, avendone già quattro predefiniti e potendone aggiungere due di nostra creazione. Potremo combinare in qualsiasi modo le 6 armi a nostra disposizione – che sono: un fucile al plasma che spara veloci raffiche energetiche, un lanciarazzi, un fucile a ripetizione di tre proiettili per volta, la celeberrima “shotgun”, fucile a pompa con due canne, un fucile da cecchino denominato Vortex e una specie di cannone, devastante a medio – lungo raggio – e i due gadget, una granata a frammentazione ed un teletrasportatore portatile, ovvero un dispositivo che, dopo che è stato lanciato, permette, tramite la pressione di un tasto, di essere istantaneamente teletrasportarti in quell'esatto punto: utilissimo per sorprendere gli avversari. Ogni arma è dotata anche di una modalità di fuoco secondario: quella del lanciarazzi, ad esempio, permette di far detonare in volo i razzi, anche prima che incontrino un ostacolo, tramite la pressione di un tasto. La modalità secondaria del Vortex, invece, consiste in un colpo caricato, il quale richiede un paio di secondi per essere pronto, ma che può uccidere istantaneamente un avversario se colpito alla testa. Il Plasma Rifle (il fucile energetico a ripetizione) ci consente di sparare un globo di energia che infliggerà gravi danni agli avversari colpiti, e così via. Una volta completate le operazioni preliminare di modifica del loadout e di matchmaking, saremo pronti ad imbracciare le nostre armi e a commettere quanti più frag possibile. Il gameplay di questa modalità è molto simile a quello dei vecchi sparatutto “arena”, come ad esempio Quake III o Serious Sam, o ancora Unreal Tournament, con livelli composti da spazi chiusi con tante possibilità di incontro tra i giocatori e pieni zeppi di power – up, che vanno dai medikit ai pezzi di armatura per aumentare la resistenza. Sarà possibile compiere un doppio salto, aggrapparsi alle sporgenze per salire sopra a delle strutture ed utilizzare brevemente il jetpack per coprire una distanza maggiore, tutte cose che ampliano le possibilità di fuga durante uno scontro particolarmente ostico. Oltre ai già citati power – up, ne sono presenti alcuni più specifici: il primo, probabilmente esclusivo della mappa presente nell'Alpha, è un'arma dotata di soli 4 colpi ma che può potenzialmente garantire 4 uccisioni, se ben utilizzata: si tratta del Cannone Gauss (nome originale: Gauss Cannon, nda.), un pesante fucile che spara un singolo, devastante raggio laser. Il secondo potenziamento, che comparirà ad intervalli di tempo casuali nel punto dove si può raccogliere il Cannone Gauss, conferisce al giocatore una temporanea invisibilità (simile a quella di Crysis 3, per intenderci), molto utile per sorprendere gli avversari. Infine, l'ultimo power – up è forse quello più distruttivo: si tratta di una speciale runa, che comparirà in un punto sempre diverso della mappa e sarà preceduta da un annuncio vocale, che consentirà di trasformarsi per un minuto in un Demone. Nell'Alpha era disponibile solamente il Revenant, il classico scheletro dotato di lanciamissili canonico della saga di DOOM. Il Revenant può compiere salti più alti rispetto
ad un normale giocatore e volare più a lungo grazie al suo jetpack, ed inoltre dispone di 250 punti ferita (quasi il triplo del normale) e di due lanciarazzi montati sulle spalle, i quali possono portare un'infinità di uccisioni alla squadra. In caso di morte prematura del Demone – il power – up terminerà dopo 60 secondi – un giocatore potrà raccogliere nuovamente la runa e sfruttare lui stesso il potere per il tempo restante, o fino a che non verrà ucciso a sua volta. Graficamente il gioco si presenta già bene, con un buon livello di dettaglio ed un frame rate mai ballerino, cosa che è fondamentale per uno shooter in prima persona. Il matchmaking è stato, nella mia personale esperienza, altalenante: sono passato da una prima fase priva di qualsiasi segno di vita e nella quale era impossibile giocare ad una, poche ore dopo, nella quale ho istantaneamente trovato una lobby cui unirmi. Le partite si sono rivelate essere tutte molto frenetiche ed incredibilmente divertenti, tanto che era difficile trovare momenti morti ma non per questo impossibile riuscire a “ragionare” per un attimo anziché continuare a premere forsennatamente il grilletto.  A conti fatti, se le premesse di Id Software sono queste, e se gli sviluppatori sapranno fare tesoro dei dati ricavati dall'Alpha ed implementare il catalogo di armi, gadget e Demoni, ci troveremo sicuramente di fronte ad un serio candidato a spodestare i capisaldi del genere.

Nicola Bertilotti

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