Recensione:
Shadow Warrior
Anno di pubblicazione: 2013
Piattaforme: Ps4, XboxOne, PC (Versione testata: Ps4)
Sviluppatore: Flying Wild Hog
Prefazione.
Per sgombrare il campo da equivoci, Shadow Warrior è un
reboot e non un remastered in alta definizione di quello che fu lo
Shadow Warrior uscito nel 1996 sviluppato da 3D Realms. In un
panorama nel quale spiccavano Doom e Duke Nukem (del
quale Shadow Warrior condivideva lo stesso motore grafico), a
far spiccare il titolo 3D Realms furono la possibilità di combattere
all'arma bianca utilizzando con grande maestria una katana e sentendo
imprecare il protagonista come un camionista turco. Sarà riuscita
questa nuova incarnazione del brand a mantenere inalterati i pregi
del suo prestigioso e omonimo antenato, oppure il titolo è destinato
ad essere dimenticato nello Shadow Realm?
Wang's
back. Il titolo appartiene alla categoria degli FPS, ma con una
particolarità: la possibilità (a detta degli sviluppatori) di poter
completare il gioco utilizzando solamente la nostra fidata katana. La
trama ruota infatti attorno alla Nobitsura Kage, una potente lama che
si dica sia l'unica cosa che possa ferire gli abitanti del Regno
dell'Ombra. Lo Wang si imbatterà proprio in uno di essi, Hoji,
durante le... “trattative” per la compravendita della Nobistura
Kage per ordine del suo capo, Orochi Zilla. Le cose non si metteranno
bene per Wang in quanto il venditore, Mr. Mizayaki, si rifiuterà di
cedere la spada e anzi, tenterà di
Kill Bill, fatti da parte: è arrivato Lo Wang. |
Gameplay.
Che cosa dobbiamo aspettarci da un reboot di una serie che ha
oramai vent'anni? Innovazione, e quindi un titolo più simile agli
FPS odierni come meccaniche, oppure tradizionalità? Ebbene, la
risposta sta esattamente nel mezzo, poiché Shadow Warrior è
un mix ben riuscito di modernità e “old school”. Le armi a
nostra a disposizione sono otto più la katana, e sei di esse
appartengono alla categoria delle armi da fuoco. Questi
Sarà possibile eseguire diverse tecniche con la katana. |
Un assaggio delle possibilità di potenziamento del protagonista. |
Uno scorcio di uno degli scenari del gioco. |
Easter
Eggs. La bellezza di alcune chicche presenti all'interno di
Shadow Warrior mi ha costretto a dover stilare un paragrafo a
parte per loro. Può capitare, nel mondo dei videogiochi, che in
qualche titolo siano contenuti uno o due camei di qualche altro brand
famoso oppure riferimenti più o meno chiari ad altre saghe. Invece
in Shadow Warrior tutto ciò è elevato all'ennesima potenza.
Ma iniziamo dal principio: i Biscotti della Fortuna. Poichè immagino
che tutti voi conosciate che cosa essi siano non mi dilungherò nelle
spiegazioni, ma andrò invece a descrivere che cosa accadrà quando
ne troveremo uno all'interno del titolo: il biglietto contenuto
all'interno ci apparirà ai nostri occhi, e riuscirà
Solo due degli Easter Eggs contenuti nel gioco. |
Poi ci sono gli Easter Eggs “grafici”, ovvero zone segrete ricostruite con il vecchio motore in 2,5D e che sembrano uscite direttamente o da Doom o da Duke Nukem 3D, o ancora punti nei quali vedremo sprite in 2D presi dal vecchio Shadow Warrior, e poi ci sono i poster di altri titoli (Serious Sam, Hotline Miami...), signorine succinte che ci aspettano dietro ad una cascata, robot di Borderlands che fanno la propria comparsata dietro ad un muro... Insomma, chi più ne ha più ne metta: ogni angolo di Shadow Warrior nasconde una piccola chicca che merita di essere scoperta.
Conclusioni.
Pregi:
- Gameplay solido e divertente.
- La quantità di Easter Eggs presenti, tutti molto divertenti.
- Le possibilità di personalizzazione del protagonista aggiungono un tocco in più al titolo.
- Una trama tutto sommato buona e con un ottimo finale.
Difetti:
- Poche modalità, niente multiplayer.
- Non aggiunge nulla che non si sia già visto in molti altri sparatutto.
- Progressione dei livelli molto lineare, eccezion fatta per i numerosi segreti in essi contenuti.
- Poche modalità, niente multiplayer.
- Non aggiunge nulla che non si sia già visto in molti altri sparatutto.
- Progressione dei livelli molto lineare, eccezion fatta per i numerosi segreti in essi contenuti.
Spazio
ai numeri.
Grafica: 8. Molto buona la varietà degli ambienti e l'impatto generale, sia per lo stile impiegato sia per la gran quantità di colori a schermo, ma non sfrutta appieno le potenzialità next – gen. Non si registrano comunque particolari difetti grafici quali pop – up o blur.
Gameplay:
8,5. Solido, divertente e piacevole da giocare: Shadow Warrior
soffre sì la mancanza di originalità ma si lascia giocare per tutta
la sua durata, senza mai annoiare.
Sonoro:
7. Nella media. Qualche OST più meritevole rispetto alle altre,
ma per quanto riguarda aspetti quale il doppiaggio o i rumori delle
armi siamo sugli standard del genere.
Divertimento:
8. Sparare con le armi presenti regala soddisfazione in qualsiasi
caso, e mietere vittime demoniache per tutto il gioco è un ottimo
passatempo. Se si cerca qualcosa di un po' più profondo rispetto a
degli elementi da gdr, però, non è questo il luogo giusto in cui
cercare.
Longevità: 7,5. La campagna in singolo si attesta sulle 10 – 12 ore, vi sono quattro difficoltà differenti e la modalità Eroica, unici incentivi a rigiocare il titolo. Terminata la campagna, rimane la volontà di provare un paio di volte la modalità Sopravvivenza, ma l'assenza di qualsivoglia multiplayer online incide sul voto finale.
Longevità: 7,5. La campagna in singolo si attesta sulle 10 – 12 ore, vi sono quattro difficoltà differenti e la modalità Eroica, unici incentivi a rigiocare il titolo. Terminata la campagna, rimane la volontà di provare un paio di volte la modalità Sopravvivenza, ma l'assenza di qualsivoglia multiplayer online incide sul voto finale.
Voto
finale e conclusioni: 8. Shadow Warrior è un
prodotto ben confezionato che accontenterà sia i fan dell'originale,
che ne apprezzeranno i tanti riferimenti (e anche quelli ad altri
storici FPS), sia i neofiti, che sperimenteranno uno sparatutto “Old
School” intinto di elementi più moderni che conferiscono una
patina molto personale al titolo. Di questi elementi dovrà essere
fatto tesoro dai ragazzi di Flying Wild Hog nel seguito, già
annunciato e in uscita nel 2016, ed andranno eliminati i difetti come
una linearità dei capitoli troppo pronunciata e l'assenza del
multiplayer online.
Nicola
Bertilotti
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