Piattaforme: PC; Xbox360; PS3 (Provato e recensito per: PS3)
Prefazione. Non è semplice essere il seguito di uno dei giochi più discussi della line - up iniziale di una generazione di console: la pressione sugli sviluppatori è sempre molta, il rischio di disattendere i più è notevole e le critiche feroci. A scanso di equivoci, va' subito affermata una cosa: Assassin's Creed: II è riuscito a migliorare il suo predecessore sotto ogni punto di vista, benchè non sia riuscito a diventare un gioco perfetto. L'individuazione dei difetti principali del primo titolo della saga e la loro risoluzione, seppur non di ognuno di essi, è stata la chiave di volta dell'intera operazione videoludica, accompagnata però da una esplosione dell'immagine del protagonista del nuovo capitolo che ha consacrato il brand a iconico simbolo di una generazione di videogiochi. Ma partiamo con ordine...
Italia, Firenze, 1459. Un bambino come molti viene dato alla luce, tra le grida disperate della madre. Il padre lo prende in braccio per la prima volta. Sembra una situazione come tante altre, il miracolo della vita raccontato in una delle sue tante sfaccettature.
"Tu sei un Auditore."
Sono queste le prime parole pronunciate dal padre all'indirizzo del nascituro: il bambino che egli tiene tra le braccia è Ezio, suo figlio, futuro membro della Confraternita degli Assassini. Sarà proprio la sua appartenenza agli Auditore, ricca e potente famiglia fiorentina, a segnare l'adoloscenza del giovane Ezio, continuamente invischiato in risse, scappatelle e bella vita. Ma è quando il padre Giovanni incarica il figlio di consegnare delle lettere per proprio conto che accade l'irreparabile: Giovanni viene recluso in una cella sulla cima del Palazzo della Signoria e tenuto prigioniero per la notte. Di lì a poco egli, assieme al fratello maggiore di Ezio, Federico, e al minore, Petruccio, vengono impiccati pubblicamente con l'accusa di tradimento. Da qui parte la sequela di vendette inanelate da Ezio, perpetrate ai danni dei responsabili dell'uccisione dei propri familiari, che amplierà sempre di più e a poco a poco l'orizzonte narrativo, dirigendo la vicenda sui binari della storica contrapposizione tra Assassini e Templari.
Gameplay. Il gioco non si discosta molto dal suo predecessore, in quanto sono sempre arrampicate, combattimenti all'arma bianca e assassini a farla da padrone. La ripetitività delle situazioni (il problema maggiore che affliggeva il primo titolo) é stata, in questo nuovo capitolo, parecchio attenuata: seppur infatti andremo in contro, nel corso dell'intera durata del gioco, a situazioni ripetute o già viste, esse vengono dosate col contagocce, inframezzate da altre missioni che conferiscono varietà al titolo, mascherando la latente svogliatezza degli sviluppatori. Ciò che contraddistingue maggiormente questo
Villa Auditore a Monteriggioni. |
Ezio compie un doppio assassinio simultaneo. |
Grafica e aspetto tecnico. Ciò che colpisce maggiormente di questo nuovo capitolo é la meticolosità con la quale edifici, città, vestiario dei personaggi ecc. ecc. sia stato. Ogni dettaglio è ricreato con una cura assolutamente apprezzabile. Tutto, in Assassin's Creed: II, é infatti stato rappresentato facendo ricorso ad una minuziosa ricerca storica, che
Uno scorcio della Basilica di San Marco, a Venezia. |
L'eredità di Ezio Auditore. Con il senno di poi è evidentemente più semplice riflettere sulle cose. E quindi, in breve, che cosa ci ha lasciato questo videogioco? Inanzitutto, l'impatto a livello culturale è stato infinitamente maggiore rispetto al primo capitolo. E' infatti molto più semplice che qualcuno, anche non appassionato di videogiochi, conosca per sentito dire il personaggio di Ezio e, di conseguenza, la saga di Assassin's Creed. Il gioco ha poi avuto strascichi anche nell'industria da cui proviene: il protagonista è stato infatti utilizzato per la creazione di due spin-off, Assassin's Creed: Brotherhood e Assassin's Creed: Revelations. E da questa, per così dire, "Ezio trilogy", è esploso il fenomeno "assassini": gadget quali felpe, magliette, tazze per la colazione e quant'altro sono stati messi in commercio, accompagnando di volta in volta l'uscita di un nuovo capitolo del brand. E poi ancora action figure, ovvero statuette raffiguranti i personaggi dei giochi, cuscini, libri e, prossimamente, addirittura un film sulla saga. Molto probabilmente questa "gallina dalle uova d'oro" che prende il nome di Ezio è stata la forza motrice che ha spinto Ubisoft a creare un capitolo della propria serie annualmente. L'intento di questo breve trafiletto non è nè quello di screditare Ezio in quanto personaggio di un videogioco, nè di criticare il gioco in sè, nè di colpevolizzare la Ubisoft per aver voluto attingere dalla propria saga tutto ciò che poteva, spremendola fino in fondo. Ciò su cui vorrei far riflettere è: questo è ciò che volevamo? Non siamo proprio noi videogiocatori, a volte, a creare ciò di cui poi, in un futuro, ci lamentiamo? A voi l'ardua sentenza.
Conclusioni.
Pregi:
- Maggiore varietà rispetto al predecessore.
- Trama più curata e una più accentuata attenzione allo sviluppo caratteriale dei personaggi.
- Nuove possibilità di assassinio largamente sfruttabili all'interno del gioco; aggiunta di molte nuove features, tutte ben implementate.
- Direzione artistica di grande impatto; ottima veridicità storica.
Difetti:
- Qualche situazione ripetuta un po' troppo spesso.
- Pop - up e tearing a tratti troppo vistosi.
- Intelligenza artificiale delle guardie ancora da migliorare.
Spazio ai numeri
Grafica: 8,5 Splendida direzione artistica e ottima resa generale. Un po' troppo vistosi alcuni pop - up.Gameplay: 9 Grande varietà di situazioni, tutte ben distribuite lungo tutto l'arco narrativo.
Sonoro: 8 Buon doppiaggio in italiano, colonna sonora un po' più anonima rispetto al solito. Effetti non trascendentali ma che svolgono il proprio lavoro.
Divertimento: 9 Controllare Ezio andando in giro per il mondo di gioco vale il prezzo del biglietto. La grande quantità di novità implementate, assieme all'aggiunta di nuove possibilità in combattimento, fanno sì che il videogiocatore si stanchi difficilmente.
Longevità: 9 Collezionabili, Glifi, la tenuta di Monteriggioni, le missioni secondarie, le Tombe degli Assassini... Un gioco vario e con una durata largamente al di sopra della media.
Voto finale e conclusione: 9 Migliora il suo predecessore sotto ogni punto di vista, dalla giocabilità passando per la trama fino ad arrivare a considerare il mero aspetto tecnico. Non siamo di fronte al "videogioco definitivo", questo è vero, poichè permangono problemi storici della saga quali l'eccessiva semplicità dei combattimenti, un pop - up degli oggetti troppo vistoso e un'intelligenza artificiale dei nemici ancora insufficente, però Assassin's Creed: II dà la netta sensazione di compiere un considerevole passo in avanti rispetto al primo capitolo della saga, nonchè di tracciare un solco molto profondo e radicato, tanto che i futuri episodi avrebbero dovuto incanalarvisi prendendone i pregi.