mercoledì 18 febbraio 2015

Assassin's Creed II: retro review

Anno di pubblicazione: 2009 (2010 per le versioni PC)
Piattaforme: PC; Xbox360; PS3 (Provato e recensito per: PS3)

Prefazione. Non è semplice essere il seguito di uno dei giochi più discussi della line - up iniziale di una generazione di console: la pressione sugli sviluppatori è sempre molta, il rischio di disattendere i più è notevole e le critiche feroci. A scanso di equivoci, va' subito affermata una cosa: Assassin's Creed: II è riuscito a migliorare il suo predecessore sotto ogni punto di vista, benchè non sia riuscito a diventare un gioco perfetto. L'individuazione dei difetti principali del primo titolo della saga e la loro risoluzione, seppur non di ognuno di essi, è stata la chiave di volta dell'intera operazione videoludica, accompagnata però da una esplosione dell'immagine del protagonista del nuovo capitolo che ha consacrato il brand a iconico simbolo di una generazione di videogiochi. Ma partiamo con ordine... 



Italia, Firenze, 1459. Un bambino come molti viene dato alla luce, tra le grida disperate della madre. Il padre lo prende in braccio per la prima volta. Sembra una situazione come tante altre, il miracolo della vita raccontato in una delle sue tante sfaccettature.
 "Tu sei un Auditore."
Sono queste le prime parole pronunciate dal padre all'indirizzo del nascituro: il bambino che egli tiene tra le braccia è Ezio, suo figlio, futuro membro della Confraternita degli Assassini. Sarà proprio la sua appartenenza agli Auditore, ricca e potente famiglia fiorentina, a segnare l'adoloscenza del giovane Ezio, continuamente invischiato in risse, scappatelle e bella vita. Ma è quando il padre Giovanni incarica il figlio di consegnare delle lettere per proprio conto che accade l'irreparabile: Giovanni viene recluso in una cella sulla cima del Palazzo della Signoria e tenuto prigioniero per la notte. Di lì a poco egli, assieme al fratello maggiore di Ezio, Federico, e al minore, Petruccio, vengono impiccati pubblicamente con l'accusa di tradimento. Da qui parte la sequela di vendette inanelate da Ezio, perpetrate ai danni dei responsabili dell'uccisione dei propri familiari, che amplierà sempre di più e a poco a poco l'orizzonte narrativo, dirigendo la vicenda sui binari della storica contrapposizione tra Assassini e Templari.

Gameplay. Il gioco non si discosta molto dal suo predecessore, in quanto sono sempre arrampicate, combattimenti all'arma bianca e assassini a farla da padrone. La ripetitività delle situazioni (il problema maggiore che affliggeva il primo titolo) é stata, in questo nuovo capitolo, parecchio attenuata: seppur infatti andremo in contro, nel corso dell'intera durata del gioco, a situazioni ripetute o già viste, esse vengono dosate col contagocce, inframezzate da altre missioni che conferiscono varietà al titolo, mascherando la latente svogliatezza degli sviluppatori. Ciò che contraddistingue maggiormente questo
Villa Auditore a Monteriggioni.
nuovo Assassin's Creed dal suo predecessore é la novità rappresentata dal fatto che, adesso, la storia ha una sua organicità, influenzando di conseguenza le missioni principali: non saremo chiamati soltanto ad uccidere dei bersagli raccogliendo informazioni, bensì dovremo affrontare vari compiti, che spaziano dal fare da scorta a qualcuno, al pedinamento, fino ad arrivare alla protezione di alcuni obiettivi sensibili, che ci porteranno poi, solo in ultima istanza, a dover uccidere dei Templari. Ció ci porta a conoscere meglio sia il protagonista, sia i personaggi secondati che via via incontreremo. Questo contribuirà a coinvolgerci maggiormente nella trama del gioco, cosa che non avveniva invece nel primo episodio della saga. Altra differenza sostanziale rispetto al primo capitolo é data dalla gestione dell'equipaggiamento: compiendo alcuni compiti, derubando i passanti o aprendo i forzieri sparsi per gli ambienti di gioco accumuleremo fiorini, la valuta usata nell'Italia rinascimentale, e potremo acquistare dai vari fabbri presenti armi e armature sempre migliori, che andranno ad aumentare il danno da noi inflitto e la nostra resistenza agli attacchi nemici. Per aumentare la nostra fonte di reddito avremo a disposizione la gestione della villa di Monteriggioni: Ezio potrà ordinare le ristrutturazioni del borgo, ottenendo al contempo degli sconti dai mercanti e l'incremento di una reddita che potremo raccogliere ad intervalli di tempo regolari. È proprio la presenza delle botteghe a costituire un'ulteriore novità all'interno del capitolo: medici, mercanti d'arte, sarti e fabbri, infatti, ci forniranno oggetti più o meno utili, che vanno da un contenitore più ampio per le scorte mediche a dei quadri per abbellire la nostra tenuta. Ezio possiede numerose abilità aggiuntive rispetto a quelle mostrate da Altaïr: grazie all'introduzione del personaggio di Leonardo da Vinci, brillante inventore e nostro aiutante nel gioco, Ezio disporrà di congegni

Ezio compie un doppio assassinio simultaneo.
molto più moderni rispetto al suo antenato. Possedendo due lame celate, infatti, Ezio può uccidere due bersagli contemporaneamente. Ció, unito alle nuove possibilità di assassinio, come quello in volo o da un nascondiglio, aumenta in maniera esponenziale il ventaglio di possibilità offerte al videogiocatore, che comprendono anche nuove aggiunte in ambito parkour: l'introduzione del "salto ascensionale", ovvero di una tecnica che permette a Ezio di aggrapparsi a sporgenze all'apparenza irraggiungibili, costituirà nella seconda metà del gioco una gradita variante alle classiche e monotone scalate verticali del primo capitolo. Le cittá visitabili nel gioco sono quattro: Firenze, Venezia, San Gimignano e Forlí, piú due aree extra, una visitabile verso la fine del gioco (che non rivelerò per non anticipare nulla sulla trama), e l'altra é l'area che circonda la tenuta di Monteriggioni. Lo spostamento tra queste località, geograficamente molto distanti tra loro, é facilitato dall'introduzione dei viaggi rapidi, i quali rendono notevolmente più agibile il ritorno in luoghi già visitati per ultimare alcune missioni secondarie. Esse comprendono, oltre ai soliti assassini, furti, consegne di lettere, gare sui tetti, pestaggi e alcune missioni di volo, accessibili grazie ad una macchina costruitaci da Leonardo. Nonostante permanga l'eccessiva presenza dei punti d'osservazione, la loro importanza é stata accentuata dall'introduzione dei glifi, ovvero enigmi molto originali spesso accessibili dopo aver scalato un'alta torre. Tra i collezionabili da raccogliere si segnala la scomparsa delle bandiere, sostituite da 100 piume, solitamente posizionate in posti isolati. Infine, l'aggiunta delle Tombe degli Assassini, ovvero sei costruzioni segrete che metteranno a dura prova le nostre abilità di scalata, contribuiscono ad arricchire l'offerta, già ampia, di questo nuovo capitolo. Tutto ciò contribuisce ad aumentare la longevità del titolo, che raggiunge così le 15 - 20 ore, superiore alla media del genere. Le note dolenti arrivano ancora una volta, purtroppo, sul versante dell'intelligenza artificiale degli avversari. Nonostante siano infatti state implementati nuovi tipi di nemici con capacità particolari, quali ad esempio alcune guardie che dispongono di una maggiore velocità di corsa, la quale rende difficoltosa la fuga, o altre ancora che cercano attivamente Ezio, investigando nei possibili nascondigli, i combattimenti si riducono ad un "schiva - controattacca" continuo in battaglia, dove le guardie continuano imperterrite ad aspettare diligentemente il proprio turno per attaccarci. 

Grafica e aspetto tecnico. Ciò che colpisce maggiormente di questo nuovo capitolo é la meticolosità con la quale edifici, città, vestiario dei personaggi ecc. ecc. sia stato. Ogni dettaglio è ricreato con una cura assolutamente apprezzabile. Tutto, in Assassin's Creed: II, é infatti stato rappresentato facendo ricorso ad una minuziosa ricerca storica, che

Uno scorcio della Basilica di San Marco, a Venezia.
ha portato gli sviluppatori a ricostruire gli edifici più famosi delle varie città del gioco sfiorando il fotorealismo. Ma è tutta la resa generale ad essere altamente credibile: il gioco é un grande omaggio all'Italia e alle sue bellezze artistiche. Se da un lato il titolo ci presenta questa ottima direzione artistica, dall'altro esso cozza con una realizzazione tecnica non sempre all'altezza: numerosi sono infatti i pop - up, sia di edifici che di alberi, e il tearing é evidente, soprattutto nelle texture delle ombre. I colori sono sempre molto vividi e il ciclo giorno-notte, seppur non presentando effetti di luce incredibili, svolge egregiamente il suo dovere. Molte delle animazioni base di Ezio sono state riciclate da quelle di Altaïr, mentre molte altre sono state create ex - novo, in virtù delle nuove abilità del protagonista. Le animazioni dei personaggi secondari sono convincenti, anche se la tedenza a rappresentare in maniera esagerata il gesticolare del popolo italiano è a tratti ridicola. Buona resa, infinte, per quanto riguarda le animazioni facciali, che hanno subito un deciso e consistente miglioramento. In conclusione, quindi, più che sull'aspetto tecnico in sé per sé, é sulla direzione artistica e la veridicità storica e fotorealistica delle città che Assassin's Creed: II supera il suo predecessore, compiendo convincenti passi avanti anche su questo versante.

L'eredità di Ezio Auditore.
Con il senno di poi è evidentemente più semplice riflettere sulle cose. E quindi, in breve, che cosa ci ha lasciato questo videogioco? Inanzitutto, l'impatto a livello culturale è stato infinitamente maggiore rispetto al primo capitolo. E' infatti molto più semplice che qualcuno, anche non appassionato di videogiochi, conosca per sentito dire il personaggio di Ezio e, di conseguenza, la saga di Assassin's Creed. Il gioco ha poi avuto strascichi anche nell'industria da cui proviene: il protagonista è stato infatti utilizzato per la creazione di due spin-off, Assassin's Creed: Brotherhood e Assassin's Creed: Revelations. E da questa, per così dire, "Ezio trilogy", è esploso il fenomeno "assassini": gadget quali felpe, magliette, tazze per la colazione e quant'altro sono stati messi in commercio, accompagnando di volta in volta l'uscita di un nuovo capitolo del brand. E poi ancora action figure, ovvero statuette raffiguranti i personaggi dei giochi, cuscini, libri e, prossimamente, addirittura un film sulla saga. Molto probabilmente questa "gallina dalle uova d'oro" che prende il nome di Ezio è stata la forza motrice che ha spinto Ubisoft a creare un capitolo della propria serie annualmente. L'intento di questo breve trafiletto non è nè quello di screditare Ezio in quanto personaggio di un videogioco, nè di criticare il gioco in sè, nè di colpevolizzare la Ubisoft per aver voluto attingere dalla propria saga tutto ciò che poteva, spremendola fino in fondo. Ciò su cui vorrei far riflettere è: questo è ciò che volevamo? Non siamo proprio noi videogiocatori, a volte, a creare ciò di cui poi, in un futuro, ci lamentiamo? A voi l'ardua sentenza.


 Conclusioni.

 Pregi:

 - Maggiore varietà rispetto al predecessore.
 - Trama più curata e una più accentuata attenzione allo sviluppo caratteriale dei personaggi.
- Nuove possibilità di assassinio largamente sfruttabili all'interno del gioco; aggiunta di molte nuove features, tutte ben implementate.
 - Direzione artistica di grande impatto; ottima veridicità storica.

Difetti:
- Qualche situazione ripetuta un po' troppo spesso.
- Pop - up e tearing a tratti troppo vistosi.
- Intelligenza artificiale delle guardie ancora da migliorare.


Spazio ai numeri
Grafica: 8,5 Splendida direzione artistica e ottima resa generale. Un po' troppo vistosi alcuni pop - up.
Gameplay: 9 Grande varietà di situazioni, tutte ben distribuite lungo tutto l'arco narrativo.
Sonoro: 8 Buon doppiaggio in italiano, colonna sonora un po' più anonima rispetto al solito. Effetti non trascendentali ma che svolgono il proprio lavoro.
Divertimento: 9 Controllare Ezio andando in giro per il mondo di gioco vale il prezzo del biglietto. La grande quantità di novità implementate, assieme all'aggiunta di nuove possibilità in combattimento, fanno sì che il videogiocatore si stanchi difficilmente.
Longevità: 9 Collezionabili, Glifi, la tenuta di Monteriggioni, le missioni secondarie, le Tombe degli Assassini... Un gioco vario e con una durata largamente al di sopra della media.

Voto finale e conclusione: 9
Migliora il suo predecessore sotto ogni punto di vista, dalla giocabilità passando per la trama fino ad arrivare a considerare il mero aspetto tecnico. Non siamo di fronte al "videogioco definitivo", questo è vero, poichè permangono problemi storici della saga quali l'eccessiva semplicità dei combattimenti, un pop - up degli oggetti troppo vistoso e un'intelligenza artificiale dei nemici ancora insufficente, però Assassin's Creed: II dà la netta sensazione di compiere un considerevole passo in avanti rispetto al primo capitolo della saga, nonchè di tracciare un solco molto profondo e radicato, tanto che i futuri episodi avrebbero dovuto incanalarvisi prendendone i pregi.