Number One: Gotham
Anno inizio trasmissioni:
2014
Conclusa? No.
Episodi: 2 stagioni da 22 episodi, 42 minuti a episodio.
Conclusa? No.
Episodi: 2 stagioni da 22 episodi, 42 minuti a episodio.
Prefazione. La saga di Batman è stata
riproposta in mille salse diverse: sotto forma di fumetti spin –
off, cartoni animati e show televisivi dedicati ad un target più
giovane, ottimi videogiochi per console current – gen, film e
rivisitazioni di altro genere. In mezzo a questo mare in cui il
Cavaliere Oscuro naviga da oramai più di un ottantennio, nel 2014
compare “Gotham”, una serie Tv dalle tinte forti e mature che si
propone di “svecchiare” il modus operandi del brand andando a
prendere in esame i personaggi che, tipicamente, vengono maggiormente
tralasciati nell'universo dell'uomo pipistrello. Nei 42 minuti che
hanno costituito il pilot della serie di carne al fuoco ve ne è
molta: andiamola a scoprire insieme.
Come è lecito aspettarsi da una serie
sul difensore di Gotham, il primo evento rilevante al quale
assistiamo, appena iniziata la puntata, è l'uccisione dei signore
Wayne da parte di un misterioso killer. Bruce, il loro piccolo
figlio, viene risparmiato dall'aggressore. Il ragazzo sarà, come è
facile intuire, per sempre segnato da questo evento.
Contemporaneamente all'omicidio, nella prigione di Gotham City ci
viene presentato il nostro protagonista, ovvero James Gordon
(interpretato da Benjami McKenzie), sistemare per le feste un
mascalzone che stava per agitarsi. Gordon, a questo punto della sua
vita, fa il secondo a Harvey Bullock, suo superiore. I due ricevono
la notizia dell'uccisione di due persone e subito si dirigono sulla
scena del crimine. Bullock vorrebbe abbandonare il caso perché, a
suo dire, quell'omicidio attirerà troppo l'opinione dei media, che
pretenderanno celeri risultati. Bullock suggerisce di lasciare il
caso alla Grandi Crimini. Gordon, invece, prova subito una forte
empatia per il piccolo Bruce, e promette al ragazzo di riuscire a
consegnare il colpevole
un'avvenente donna di
mezza età, accoglie subito Bullock ma guarda di cattivo occhio
Gordon. Quest'ultimo, infatti, seppur non si renda conto di tutto il
marcio che alberga in ogni anfratto di Gotham, è determinato a
rendere la città un posto migliore. Mooney, che è probabilmente
invischiata in molti affari sporchi, e Bullock, che poiché più
esperto ha capito che per mantenere lo status quo bisogna sottostare
a determinate regole non scritte, sono molto più realisti sotto
questo punto di vista. Fuori dal bordello, nel frattempo, le guardie
del corpo di Mooney la stanno facendo pagare ad un uomo, pestandolo
con una mazza da baseball. Tra di esse ve n'è una, in particolare,
che si rivelerà poi essere il tirapiedi più viscido di Mooney, che
viene appellato dagli altri due uomini con il nome di “Pinguino”.
Comunque sia, Bullock ha forse rintracciato l'uomo che possiede la
collana di perle strappata alla signora Wayne durante il tentativo di
borseggio finito tragicamente male. Quando i nostri due uomini si
presentano al suo appartamento per fare all'uomo due domande, ad
aprire la porta è una bambina che dice di chiamarsi Ivy. Subito
scatta l'inseguimento tra Gordon e l'uomo, che proprio per il suo
tentativo di fuga viene ritenuto colpevole. James rischia quasi di
rimanere ucciso nella colluttazione con l'uomo, ma per fortuna a
salvare capra e cavoli ci pensa Bullock, che spara al malvivente,
uccidendolo. In questo frangente Gordon realizza improvvisamente di
quanto sia dura Gotham City. Gordon, però, non è pienamente
convinto di attribuire la colpevolezza all'uomo rimasto ucciso, e
decide perciò di tornare a parlare con la moglie. Dopo aver avanzato
la bizzarra richiesta di poter vedere le sue scarpe e non avendone
trovato alcun paio in buone condizioni, James si ricorda di che cosa
gli aveva detto James a proposito delle calzature del killer e
capisce di aver preso un granchio. I suoi sospetti sono dunque
rivolti su Fish, che forse avrebbe potuto coprire Falcone, il leader della mafia di Gotham. Tornato al bordello, Gordon viene aggredito dagli uomini di Mooney e portato in una macelleria, laddove “Butcher”, una delle guardie del corpo della proprietaria del bordello, è pronto a farlo fuori. Mooney, nel frattempo, capisce che l'unico che potrebbe aver fatto una soffiata di qualche tipo alla polizia riguardo la collana è Pinguino. Incredibilmente, a salvare Gordon e Bullock interviene Falcone, il che rende bene l'idea di come tutta la città sia sotto il suo controllo. Nella successiva scena, infatti, Bullock da una spiacevole notizia a Gordon: nel bagagliaio è custodito Pinguino, ferito e terrorizzato dopo lo scontro con Mooney, e dovrà essere proprio Gordon ad ucciderlo, buttando il suo corpo nel fiume. In caso contrario, Bullock dovrà uccidere entrambi. James conduce Pinguino sull'argine del molo e gli intima di non farsi più vedere a Gotham, dopodiche spara un colpo a vuoto per dare l'illusione dell'omicidio a Bullock e getta nell'acqua Pinguino, il quale ovviamente sopravviverà alla vicenda e sarà determinato ad avere vendetta nei riguardi di Mooney. L'episodio si conclude con la visita di Gordon a villa Wayne, all'interno della quale il poliziotto porge il proprio distintivo a Bruce, rivelandogli la verità sul caso dei suoi genitori e rinnovandogli la propria promessa. Bruce decide di dare di nuovo fiducia a Gordon e lo invita a rimanere all'interno del commissariato, di modo da riuscire a curare Gotham dai suoi mali cominciando proprio dall'interno: è dunque questa l'improba missione della quale si fa carico James e che darà le mosse al resto della prima stagione.
Punti fondamentali
Storyline. Nel primo episodio si
capisce che, perlomeno la prima stagione, sarà incentrata sulla
ricerca del colpevole dell'omicidio dei coniugi Wayne. Già dalla
prima puntata della serie, però, la carne al fuoco è davvero molta:
a Gotham sono tutti fedelissimi di Falcone? Solo Gordon e il futuro
Batman vogliono impegnarsi a cambiare le cose? Com'è che quella
ragazzina innocente a cui è stato ucciso il padre diventerà la
famigerata Poison Ivy? Come deciderà di vendicarsi Pinguino nei
riguardi di Mooney? E qual è il vero obiettivo di quest'ultima?
I primi 42 minuti di Gotham sono densi di domande senza risposta, eventi e questioni irrisolte e, qualsiasi sarà la strada intrapresa dalla serie, sicuramente ci troveremo davanti ad un trama di alta qualità. Resta da vedere se i successivi episodi saranno auto – conclusivi o se, come sarebbe auspicabile, riusciranno ad amalgamarsi bene l'uno con l'altro.
Stile. Contrariamente ad altre produzione da me prese in esame (qualcuno ha detto Once Upon a Time?) sembra che a Gotham i fondi non manchino: la città è ricostruita molto bene, sia per quanto riguarda gli esterni, sia di giorno che – soprattutto – di notte, sia per gli interni. Nello specifico, nel pilot della serie possiamo vedere la prigione di Gotham dove lavorano Bullock e Gordon, l'attico di quest'ultimo, la villa dei Wayne (che avremo sicuramente modo di visitare più approfonditamente nelle puntate successive, quando comparirà Batman) e il bordello di Mooney. Tutto questi luoghi, come ho già accennato in precedenza, sono caratterizzati davvero molto bene e soprattutto non stonano con il contesto generale che Gotham vuole proporre, il che è assolutamente un bene al fine dell'immedesimazione del telespettatore. Su questo fronte, quinti, nulla da eccepire.
I primi 42 minuti di Gotham sono densi di domande senza risposta, eventi e questioni irrisolte e, qualsiasi sarà la strada intrapresa dalla serie, sicuramente ci troveremo davanti ad un trama di alta qualità. Resta da vedere se i successivi episodi saranno auto – conclusivi o se, come sarebbe auspicabile, riusciranno ad amalgamarsi bene l'uno con l'altro.
Stile. Contrariamente ad altre produzione da me prese in esame (qualcuno ha detto Once Upon a Time?) sembra che a Gotham i fondi non manchino: la città è ricostruita molto bene, sia per quanto riguarda gli esterni, sia di giorno che – soprattutto – di notte, sia per gli interni. Nello specifico, nel pilot della serie possiamo vedere la prigione di Gotham dove lavorano Bullock e Gordon, l'attico di quest'ultimo, la villa dei Wayne (che avremo sicuramente modo di visitare più approfonditamente nelle puntate successive, quando comparirà Batman) e il bordello di Mooney. Tutto questi luoghi, come ho già accennato in precedenza, sono caratterizzati davvero molto bene e soprattutto non stonano con il contesto generale che Gotham vuole proporre, il che è assolutamente un bene al fine dell'immedesimazione del telespettatore. Su questo fronte, quinti, nulla da eccepire.
Personaggi. Come è lecito aspettarsi
da un primo episodio esso introduce solamente i personaggi principali
e gli antagonisti che ci andremo a trovare di fronte via via che la
serie si svilupperà, senza entrare troppo nel dettaglio. Possiamo
comunque già comprendere che l'attenzione sarà posta soprattutto
sul “lato oscuro” di Gotham, sulla criminalità che la popola,
sui delicati rapporti mafiosi che intercorrono tra un intermediario e
l'altro, sulla corruzione che dilaga anche all'interno degli organi
preposti a far della giustizia un loro baluardo. Seppur l'espediente
di mettere al centro di un progetto il lato meschino e nascosto di un
determinato brand non sia un approccio originale, ciò può
sicuramente funzionare, in quanto è abbastanza canonico che nelle
varie trasposizioni di Batman al centro di tutto vi sia proprio il
suddetto super – eroe. Un nuovo punto di vista sia sulla storia sia
sui personaggi, quindi, può dare nuova linfa e sicuramente piacere
ai fan dell'uomo pipistrello, a patto che nelle puntate successive si
approfondiscano motivazioni e caratteri di ognuno dei personaggi
presentati.
Consigliato? Assolutamente sì.
Che voi già amiate l'universo di Batman o che ne siate stati completamente lontani per tutta la vostra vita, il consiglio di dare un'occhiata a Gotham è rivolto a tutti. Chiaramente chi già conosce le avventure di Bruce Wayne e le vicende che contraddistinguono la città di Gotham potrà cogliere molti più dettagli e godersi anche i più minuziosi particolari; tutti gli altri si ritroveranno tra le mani una seria d'azione con forti tinte noir recitata bene, sceneggiata meglio e con una solida storyline di fondo. Gettatevici a capofitto senza avere dubbi: non ve ne pentirete.
Che voi già amiate l'universo di Batman o che ne siate stati completamente lontani per tutta la vostra vita, il consiglio di dare un'occhiata a Gotham è rivolto a tutti. Chiaramente chi già conosce le avventure di Bruce Wayne e le vicende che contraddistinguono la città di Gotham potrà cogliere molti più dettagli e godersi anche i più minuziosi particolari; tutti gli altri si ritroveranno tra le mani una seria d'azione con forti tinte noir recitata bene, sceneggiata meglio e con una solida storyline di fondo. Gettatevici a capofitto senza avere dubbi: non ve ne pentirete.
Nicola Bertilotti



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