giovedì 2 luglio 2015

Wolfenstein: the New Order review

Anno di pubblicazione: 2014
Piattaforme: Xbox360, PS3, Xbox One, PS4 (provato e recensito per: PS4)


Prefazione. La Seconda Guerra Mondiale é uno scenario stra-abusato, sia nella cinematografia, sia nei libri, sia nel mondo videoludico: i vari capitoli di Call of Duty o di Medal of Honor, infatti, avevano già utilizzato il conflitto bellico come sfondo per il dipanarsi dell'avventura, ma mai nessuno lo aveva utilizzato nella maniera di Wolfenstein: the New Order. Il gioco é infatti quasi interamente ambientato nel 1960, e nel distopico mondo di Wolfenstein i nazisti hanno vinto la guerra nel 1946: l'intera Europa é ora sotto il loro controllo. Nei panni di un capitano delle forze statunitensi, William Blazkowicz, risvegliatosi da un lungo coma durato 14 anni, saremo chiamati a debellare la minaccia nazista, capeggiata da Wilhelm "Deathshead" Strasse. Vediamo nel dettaglio le features di questo gioco. 






Un futuro non proprio radioso.
É risaputo che, storicamente, il regime nazista è stata una delle dittature più crudeli, spietate e rigide della storia dell'umanità. Avendo i tedeschi vinto la guerra, ció è portato all'ennesima potenza. La trama, dopo un piccolo frangente narrativo ambientato nel 1946 nel quale assistiamo alla cattura e alla decimazione della squadra d'assalto di Blazko, si svolge completamente nel 1960. Il nostro protagonista finisce in un coma dal quale si risveglierà dopo 14 anni di lunga degenza, assistendo da subito a episodi di violenza compiuti dal regime. Portato in salvo da Anya, l'infermiera che lo aveva in cura, inizierà la lenta presa di coscienza della vittoria dei nazisti e la seguente decisione da parte di Blazko di combattere ancora una volta a difesa della libertà. La storia é narrata con filmati dal forte taglio cinematografico di una rara bellezza e coinvolgimento, difficili da riscontrare al giorno d'oggi nel mondo dei videogiochi. La crudeltà e la durezza del regime nazista sono rappresentate con schietto realismo
L'inizio della nostra detenzione nel lager.
all'interno del gioco: il nostro protagonista assisterà numerose volte a torture ed esperimenti sugli essere umani, e arriveremo addirittura ad essere reclusi in un vero e proprio campo di concentramento, con tutto ciò che esso comporta. É proprio questa vena di realismo, rappresentata in chiave quasi fantascientifica, ad essere uno dei punti di forza del titolo: la possibilità di vivere alcune situazioni tipiche del regime nazista contribuisce a creare una vera e propria immedesimazione, sia con la storia narrata, sia con i personaggi incontrati.


Gameplay. Wolfenstein: the New Order appartiene al genere degli FPS (sparatutto in prima persona), ma l'impostazione del gioco é quanto di più classico ci possa essere: la vita del protagonista non si ricarica autonomamente, bensì è presente un contatore numerico (sia dell'energia vitale, sia dell'armatura) che si riduce ad ogni attacco subito; le armi trasportabili non sono vincolate alle canoniche due per volta, bensì non v'è limite alla quantità delle stesse, selezionabili con un menú a ruota. Alle fasi shooter più pure, nelle quali è richiesta una discreta abilità a causa dell'elevata difficoltà del gioco, si affiancano momenti nei quali agire nell'ombra uccidendo silenziosamente i nemici prima che chiamino i rinforzi è decisamente la scelta migliore. É proprio questa alternanza tra fasi sparatutto e fasi che potremmo definire "stealth" a formare il grosso dell'esperienza di gioco. Le ambientazioni mischiano ambienti abbastanza classici e stereotipati (una metropolitana, un posto di controllo ecc.), ad altre decisamente più originali, come ad esempio una base sottomarina e addirittura la luna, recente conquista nazista. Lo sviluppo di Blazko non può essere deciso tramite l'assegnazione di uno o più punti a varie abilità, bensì il protagonista acquisirà nuovi talenti man mano che compie determinate azioni nel corso del gioco: ad esempio, uccidendo simultaneamente due nemici com una granata sbloccheremo un talento che aggiungerà un modificatore di danno alle nostre bombe a mano, e portando a termine un'altra particolare condizione sbloccheremo l'abilità successiva, e così via. Raccogliendo nei vari livelli oggetti d'oro come coppe, trofei o cornici sarà possibile creare potenziamenti che miglioreranno permanentemente la quantità di armatura raccoglibile da Blazko. L'aggiunta
Un utilizzo della Laser Cutter.
più importante al classico gameplay da fps é rappresentata da un' arma, la Laser Cutter, che inizialmente servirà ad aprire passaggi attraverso grate che potranno essere fuse grazie all'utilizzo del laser dell'arma, ma che finirà poi, grazie a varie parti aggiuntive raccolte nel vari livelli, per diventare una vera e propria arma di distruzione. Il gioco stesso ne invoglierà l'utilizzo, lasciandoci in possesso soltanto della suddetta arma in più di una occasione. I boss non sono mai presenti nel corso di tutta l'avventura, esclusione fatta per le fasi finali del gioco, nel quale troviamo due scontri implementati male ed in maniera frettolosa, che non aggiungono nulla al titolo ma anzi danno la netta sensazione di essere stati inseriti per accontentare i videogiocatori più giovani. 


Grafica e aspetto tecnico.
Essendo un titolo interamente sviluppato con l'intento di stupire maggiormente sulle console di nuova generazione, ed essendo uno dei primi titoli next - gen multipiattaforma, era lecito aspettarsi da Wolfenstein: the New Order un comparto grafico all'altezza. L'Id Tech 5, motore grafico sviluppato da Id Software, svolge molto bene il proprio lavoro, offrendo in primis un'ottima qualità generale delle immagini.
Effetti come sangue o spari risultano molto curati.
Anche nei dettagli il gioco si presenta molto curato, grazie alla presenza, ad esempio, di manifesti, post - it e quant'altro ad arricchire gli ambienti. Venendo a parlare proprio di ambientazioni, come già spiegato alcuni di esse sono molto particolari, si noti infatti addirittura la presenza di un livello sulla Luna. La varietà delle ambientazioni viene accentuata in maniera significativa da un comparto grafico all'altezza, che offre spesso e volentieri scorci nitidi e puliti. Il frame rate si mantiene stabile anche nelle fasi più concitate del gioco, cosa assai gradita in un fps. Le animazioni del protagonista, degli alleati e dei nemici sono abbastanza convincenti, seppur migliorabili. Per quanto riguarda invece le animazioni facciali, esse si dimostrano più curate del resto, soprattutto nei filmati cinematografici. Seppur non raggiungano infatti i livelli di Beyond: two Souls, massimo termine di paragone in quanto animazioni dei volti, esse si dimostrano sempre convincenti e verosimili. In buona sostanza, Wolfenstein: the New Order non è certo un titolo che sfrutta al massimo le potenzialità delle console next-gen, ma aiuta il videogiocatore a farsi un'idea riguardo il futuro in ambito grafico e tecnico.


Conclusioni.

 Pregi:
- Narrazione di qualità, trama avvincente e coinvolgente.
- Gameplay molto solido e vario.
- Ottima qualità tecnica.

Difetti:

 - Impostazione un po' troppo datata.
 - Rigiocabilitá pressoché nulla.
 - Boss implementati solo nella parte finale del gioco, peraltro piuttosto male.


Spazio ai numeri
Grafica: 9 Il motore grafico (di proprietà) non mette allo strenuo il potenziale delle console next - gen, ma la resa generale rimane comunque magnifica.
Gameplay: 8 Fasi shooter molto curate, piacevoli variazioni a tinte stealth. Nel complesso, però, le maccaniche sono quanto di più classico e poco innovativo ci possa essere.
Sonoro: 8,5 Colonna sonora molto gradevole composta perlopiù da parodie di canzoni degli anni '50 - '60, ottimo doppiaggio in italiano ed effetti nella media.
Divertimento: 8,5 Il gameplay è solido per tutta la durata del titolo, e sparare ai nazisti è sempre un piacere. Se a ciò uniamo una narrazione davvero ottima e una trama tutto sommato coinvolgente, non si può che rimanere soddisfatti dall'offerta.
Longevità: 7 Il punto carente del gioco. La campagna in singolo dura 8 - 10 ore, attestandosi sulla media del genere. Sono presenti collezionabili all'interno dei livelli, ma la loro raccolta spetta alla soggettività del videogiocatore. Non è presente un comparto online nè una qualsivoglia modalità multiplayer.

Voto finale e conclusione: 8 Wolfenstein: the New Order è un ottimo titolo, che ti incatena con la sua narrazione e la sua trama ben scritta e si lascia giocare per tutta la sua (esigua) durata grazie ad un gameplay solido e ben strutturato. Purtroppo, le meccaniche sono quanto di più classico ci si possa immaginare da un fps, e anche se mischiano elementi propri degli sparatutto anni '90 con quelli dei moderni titoli, si ha spesso la netta sensazione di non giocare nulla di trascendentale. Un peccato, ma l'acquisto è consigliato a tutti, poichè Wolfenstein: the New Order saprà certamente intrattenervi e lasciarvi comunque qualcosa.