Piattaforme: Xbox360, PS3, Xbox One, PS4 (provato e recensito per: PS4)
Prefazione. La Seconda Guerra Mondiale é uno scenario stra-abusato, sia nella cinematografia, sia nei libri, sia nel mondo videoludico: i vari capitoli di Call of Duty o di Medal of Honor, infatti, avevano già utilizzato il conflitto bellico come sfondo per il dipanarsi dell'avventura, ma mai nessuno lo aveva utilizzato nella maniera di Wolfenstein: the New Order. Il gioco é infatti quasi interamente ambientato nel 1960, e nel distopico mondo di Wolfenstein i nazisti hanno vinto la guerra nel 1946: l'intera Europa é ora sotto il loro controllo. Nei panni di un capitano delle forze statunitensi, William Blazkowicz, risvegliatosi da un lungo coma durato 14 anni, saremo chiamati a debellare la minaccia nazista, capeggiata da Wilhelm "Deathshead" Strasse. Vediamo nel dettaglio le features di questo gioco.
Un futuro non proprio radioso. É risaputo che, storicamente, il regime nazista è stata una delle dittature più crudeli, spietate e rigide della storia dell'umanità. Avendo i tedeschi vinto la guerra, ció è portato all'ennesima potenza. La trama, dopo un piccolo frangente narrativo ambientato nel 1946 nel quale assistiamo alla cattura e alla decimazione della squadra d'assalto di Blazko, si svolge completamente nel 1960. Il nostro protagonista finisce in un coma dal quale si risveglierà dopo 14 anni di lunga degenza, assistendo da subito a episodi di violenza compiuti dal regime. Portato in salvo da Anya, l'infermiera che lo aveva in cura, inizierà la lenta presa di coscienza della vittoria dei nazisti e la seguente decisione da parte di Blazko di combattere ancora una volta a difesa della libertà. La storia é narrata con filmati dal forte taglio cinematografico di una rara bellezza e coinvolgimento, difficili da riscontrare al giorno d'oggi nel mondo dei videogiochi. La crudeltà e la durezza del regime nazista sono rappresentate con schietto realismo
L'inizio della nostra detenzione nel lager. |
Gameplay. Wolfenstein: the New Order appartiene al genere degli FPS (sparatutto in prima persona), ma l'impostazione del gioco é quanto di più classico ci possa essere: la vita del protagonista non si ricarica autonomamente, bensì è presente un contatore numerico (sia dell'energia vitale, sia dell'armatura) che si riduce ad ogni attacco subito; le armi trasportabili non sono vincolate alle canoniche due per volta, bensì non v'è limite alla quantità delle stesse, selezionabili con un menú a ruota. Alle fasi shooter più pure, nelle quali è richiesta una discreta abilità a causa dell'elevata difficoltà del gioco, si affiancano momenti nei quali agire nell'ombra uccidendo silenziosamente i nemici prima che chiamino i rinforzi è decisamente la scelta migliore. É proprio questa alternanza tra fasi sparatutto e fasi che potremmo definire "stealth" a formare il grosso dell'esperienza di gioco. Le ambientazioni mischiano ambienti abbastanza classici e stereotipati (una metropolitana, un posto di controllo ecc.), ad altre decisamente più originali, come ad esempio una base sottomarina e addirittura la luna, recente conquista nazista. Lo sviluppo di Blazko non può essere deciso tramite l'assegnazione di uno o più punti a varie abilità, bensì il protagonista acquisirà nuovi talenti man mano che compie determinate azioni nel corso del gioco: ad esempio, uccidendo simultaneamente due nemici com una granata sbloccheremo un talento che aggiungerà un modificatore di danno alle nostre bombe a mano, e portando a termine un'altra particolare condizione sbloccheremo l'abilità successiva, e così via. Raccogliendo nei vari livelli oggetti d'oro come coppe, trofei o cornici sarà possibile creare potenziamenti che miglioreranno permanentemente la quantità di armatura raccoglibile da Blazko. L'aggiunta
Un utilizzo della Laser Cutter. |
Grafica e aspetto tecnico. Essendo un titolo interamente sviluppato con l'intento di stupire maggiormente sulle console di nuova generazione, ed essendo uno dei primi titoli next - gen multipiattaforma, era lecito aspettarsi da Wolfenstein: the New Order un comparto grafico all'altezza. L'Id Tech 5, motore grafico sviluppato da Id Software, svolge molto bene il proprio lavoro, offrendo in primis un'ottima qualità generale delle immagini.
Effetti come sangue o spari risultano molto curati. |
Conclusioni.
Pregi:
- Narrazione di qualità, trama avvincente e coinvolgente.
- Gameplay molto solido e vario.
- Ottima qualità tecnica.
Difetti:
- Impostazione un po' troppo datata.
- Rigiocabilitá pressoché nulla.
- Boss implementati solo nella parte finale del gioco, peraltro piuttosto male.
Spazio ai numeri
Grafica: 9 Il motore grafico (di proprietà) non mette allo strenuo il potenziale delle console next - gen, ma la resa generale rimane comunque magnifica.Gameplay: 8 Fasi shooter molto curate, piacevoli variazioni a tinte stealth. Nel complesso, però, le maccaniche sono quanto di più classico e poco innovativo ci possa essere.
Sonoro: 8,5 Colonna sonora molto gradevole composta perlopiù da parodie di canzoni degli anni '50 - '60, ottimo doppiaggio in italiano ed effetti nella media.
Divertimento: 8,5 Il gameplay è solido per tutta la durata del titolo, e sparare ai nazisti è sempre un piacere. Se a ciò uniamo una narrazione davvero ottima e una trama tutto sommato coinvolgente, non si può che rimanere soddisfatti dall'offerta.
Longevità: 7 Il punto carente del gioco. La campagna in singolo dura 8 - 10 ore, attestandosi sulla media del genere. Sono presenti collezionabili all'interno dei livelli, ma la loro raccolta spetta alla soggettività del videogiocatore. Non è presente un comparto online nè una qualsivoglia modalità multiplayer.
Voto finale e conclusione: 8 Wolfenstein: the New Order è un ottimo titolo, che ti incatena con la sua narrazione e la sua trama ben scritta e si lascia giocare per tutta la sua (esigua) durata grazie ad un gameplay solido e ben strutturato. Purtroppo, le meccaniche sono quanto di più classico ci si possa immaginare da un fps, e anche se mischiano elementi propri degli sparatutto anni '90 con quelli dei moderni titoli, si ha spesso la netta sensazione di non giocare nulla di trascendentale. Un peccato, ma l'acquisto è consigliato a tutti, poichè Wolfenstein: the New Order saprà certamente intrattenervi e lasciarvi comunque qualcosa.